Il regista lettone Alvis Hermanis appena un anno fa ci aveva letteralmente stregati con Sonja. Oggi, ospite al Festival Vie di Modena, si ripresenta con Onegin, versione poco convincente del grande romanzo in versi: e l'incanto, ahinoi, si spezza...
di Sergio Buttiglieri
Avevamo riassaporato recentemente la poetica di Alvis Hermanis in occasione del Festival Cantiere Europa di Firenze, dove ha presentato Sonja, uno dei suoi lavori più poetici. Lo spettacolo, visto per la prima volta a Modena, è di quelli capaci di lasciare quelle ferite emozionali che il teatro deve provocare, aperte e sanguinanti anche a distanza di tempo. In quella pièce, due bravissimi attori della sua Compagnia di Riga "danzavano" in perfetta sincronia mentre interpretavano due strampalati ladruncoli alla ricerca di chissà che cosa, dentr
Contro una crisi che è economica e culturale, aggravata dal recente sisma che ha funestato tutta l'Emilia, lo Scena Contemporanea Festival organizzato dalla Regione si è sistemato nel solo Teatro delle Passioni di Modena: lì ha continuato la sua missione di scoprire nuovi linguaggi e fare da punto d'incontro per una comunità ancora spaventata
di Nicola Arrigoni
"E’ stato un festival di resistenza sia dal punto di vista culturale, economico, ma soprattutto umano e sociale". Così Pietro Valenti ha definito l’ottava edizione di Vie, il festival della scena contemporanea promosso da Fondazione Emilia Romagna Teatro: un festival in cui l’atmosfera angosciante per il terremoto che ha appena colpito l’Emilia era ancora avvertibile e non solo perché il programma è stato ridotto per essere portato in un unico luogo. Nell’impossibilità di utilizzare non solo le sedi Storchi e quel