... da Beethoven a Lady Gaga. E' il titolo dell'ultima Guida di Giudizio Universale. Un viaggio che attraversa i generi musicali - classica, jazz, rock, contemporanea, rap – smascherando le finte rotture di molti miti antichi e recenti. Ma soprattutto portando alla luce rotture solitamente trascurate. Ecco due voci in anteprima per i nostri lettori
di Massimo Balducci e Federico Capitoni
Quella di Orfeo, prototipo del musicista che è in grado di cambiare il mondo. O quella del madrigalista Claudio Monteverdi, che ha inventato la canzone d’autore con secoli d’anticipo. O quella di Rossini, che si ritirò dalle scene alla stessa età in cui lo fece Battisti. O ancora quella del neomelodico Tommy Riccio, che con il pezzo ‘Nu latitante ha consumato la rottura più estrema: quella con la legalità. Vai alla scheda del libro Riportiamo integralmente due voci della guida NIRVANA (1987-199
Un quarto di secolo da che John Lydon detto "il Marcio" fece la sua comparsa sulle scene cantando di essere l'Anticristo e avvertendo il gentile pubblico che non c'era futuro. In Never Mind the Bollocks si ritrova ancora tutta la rabbia di quei giorni di crisi, economica e di valori. Ricorda qualche cosa?
di Simone Pilotti
I mitici Sixties erano superati da un pezzo e con loro se n’era andata la speranza di cambiare la società a suon di motti pacifisti sulle note di Beatles, Rolling Stones e Jimi Hendrix vari. Le adunate di hippies e i mega-concerti stile Woodstock erano ormai dimenticati. La seconda metà degli anni ’70 riuscì ad esprimere solamente il crescente disagio giovanile, le forti tensioni sociali e un pessimismo diffuso. A Londra, in particolare, tutto questo si sommava a una pesante disoccupazione e una crisi economica che sfociava molto spesso in scontri di piaz