TEATRO
La pulzella d'Orleans "messa a nudo" nel claustrofobico allestimento della compagnia Teatro del Carretto (per la riscrittura scenica ad opera di Maria Grazia Cipriani) non considera la Storia ma soltanto la scena. Un'intensa interpretazione di Elsa Boni, per uno spettacolo che ancora aspetta di crescere
di Igor Vazzaz
Teatro come spazio mentale, ossessivo, incavo fantasmatico, aperto alle materializzazioni proiettive del personaggio, frugato, setacciato, messo a nudo nella sua grottesca dimensione di solipsismo senza salvezza. Questa la traccia lungo la quale si dipana la recente poetica del Teatro del Carretto: e non parliamo solo di Giovanna al rogo, ultimo parto della scrittura scenica di Maria Grazia Cipriani (con i consueti apporti di Graziano Gregori per la parte visiva e Hubert Westkemper per quella sonora), ma pure degli immediati precedenti, l’Amleto qui recensito tempo fa e il Pinocchio del
12 Giugno 2012
TEATRO
Abbiamo visto in anteprima nazionale lo spettacolo shakespeariano della Compagnia del Carretto. Un principe antieroe abbatte uomini come burattini, allucinata metafora della trappola teatrale e della vanità di ogni gesto
di Igor Vazzaz
Un quadrilatero di drappeggi in porpora trapuntati: ring, scacchiera, arena e teatro. Il solo versante che traspare volge alla platea, parete paradossale e invalicabile per quello che è il dramma dei drammi, la vicenda del principe danese. Che è metafora, secondo declinazione: dell’uomo moderno; della macchina teatrale; del complesso edipico; dell’eroe–antieroe ben conscio dell’infinita vanità del gesto e, dunque, deciso a tuffarsi nel gioco scenico, in spregio alle realtà del delitto e della vendetta. (Foto di Filippo Brancoli Pantera)  
23 Marzo 2010