Una favola natalizia per il regista finlandese: Miracolo a Le Havre è ambientata nel tempo sospeso di una comunità sottoproletaria francese, dove la gente è tanto laboriosa quanto generosa. Una storia surrealisticamente felice, il "miracolo" di cui abbiamo bisogno
di Marinella Doriguzzi Bozzo
Dalla Le Havre de Il porto delle nebbie (film celeberrimo che vide all’opera per la prima volta il trio Prévert Gabin Carné-1938) alla Le Havre dei giorni nostri. Che potrebbe però essere anche quella degli anni cinquanta, tanto il tempo è disincarnato: qui le classi umili e non più giovani vivono spesso in una sorta di modernità retrodatata, siamo evidentemente in un apologo favolistico-realista, tanto che i soliti traduttori italiani hanno aggiunto la parola "miracolo" al più sobrio titolo originale di Le Havre. Gi&agrav
Carrozze con biblioteche e scivoli per bambini, cabine per parlare al cellulare, bagni scintillanti e cibi prelibati. E non c'è tempesta di neve che tenga: arriverete puntuali, costi quel che costi (non così tanto). Ecco l'alfabeto di uno dei miracoli del Nordeuropa, per tornare ad amare il mezzo di trasporto più ecologico, rilassante e sicuro, mille miglia più avanti di Trenitalia
di Mauro Giovanni Diluca