Hanno titoli come Za-bum oppure a, b, c… Numerissimo dei pazzi…, e ovviamente grafiche ancora più folli e fantasiose. Sono le Riviste futuriste, una modalità espressiva in cui quel movimento d'avanguardia diede il meglio di sé. Claudia Salaris le ha raccolte per decenni fino a formare un'impressinante collezione, e ora le mostra in questo libro illustrato. Che un altro esperto del settore recensisce per noi, senza omettere qualche precisazione
di Cesare de Seta
Dirò senza esitare che il lavoro compiuto da Claudia Salaris con il suo Riviste futuriste è di quelli che lasciano sbigottiti e ammirati. In oltre trent’anni ha raccolto una collezione di testi rarissima, che io sappia, suscitando in me un sano sentimento d’invidia amichevole. Anch’io ho una raccolta di libri futuristi di cui sono orgoglioso: una parte, la più preziosa, l’ho ereditata dalla biblioteca di mio padre e ho avuto la pessima idea di rilegare ciascun libro in tela, con dorso e angoli in pelle bordeaux, scritte in oro zecchino: sapevo di co
Quando la banda della Regia Marina suonava il ragtime e i futuristi anticipavano il free degli anni '60. In Sincopato Tricolore, manuale breve ma non superficiale, Guido Michelone spiega come fu che i ritmi afroamericani conquistarono il paese dei melodrammi
di Marco Buttafuoco