E' un'opera visonaria e intrisa di tradizione quella del thailandese Lo Apichatpong Weerasethakul, vincitore del premio della giuria di Cannes diretta da Tim Burton. Per godervi il suo cinema dovrete sgombrare il campo da ogni aspettativa e permettergli di immaginare anche per voi
di Andrea B. Previtera
Cambiamo le regole: questa non può essere propriamente una recensione. Questa deve essere più che altro una guida. Una breve guida per affrontare Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti, riciclabile forse per una certa categoria di pellicole che se una volta erano confinate oltre remote barriere distributive, sempre più sono destinate a raggiungerci. Lo scavalcamento di queste barriere ci porta in Asia. Ma un’Asia assai poco occidentalizzata: dimenticate Takeshi Kitano, Akira Kurosawa o persino Ang Lee. Qui stiamo parlando dell’Asia della campag
In Vendicami l'ex rockstar Johnny Hallyday nei panni di un transfuga della mafia di Hong Kong che torna dall'Europa per rendere giustizia ai familiari uccisi. Il maestro del noir asiatico firma un lavoro onirico, che punta ai sensi più che alla ragione
di Marinella Doriguzzi Bozzo
L'inizio ti inchioda: un posto non ancora precisato del mondo, una cucina dove bollono pentole animistiche e sornione, il vapore che rende traslucida una vetrata grigia di pioggia da cui una madre benevola spia l'arrivo del marito e dei due figli, anatroccolati in impermeabilini gialli. Poi gli uomini scuri, gli spari, la donna che resiste e protegge, i bambini che hanno visto e vengono sacrificati. E Johnny Hallyday che s'avanza nero dall'Europa, espiando per sempre nel volto irriconoscibile la rockstar ossigenata che lo vide giovane. E fa una promessa, che è al tempo stesso di obbedie
Un bel libro di Alessandro Arduino spiega i complessi rapporti tra le scelte finanziarie di Pechino e l'equilibrio politico del pianeta
di Alessandra Spalletta