Scade la tassa regionale di proprietà sulle auto: si può pagare anche on line, noi però preferiamo il caro vecchio Aci. Sarà la scelta giusta?
di Alessandra Testa
Punto primo: arrivi davanti all'agenzia dell'Automobil Club Italiano più vicina a casa e la trovi chiusa. Sulla vetrina un bel cartello: affittasi locale.
Punto secondo: di fianco c'è una tabaccheria, ma chissà perché non ti fidi.
Meglio il vecchio Aci per il mio bollo, pensi.
Punto terzo: l'altra agenzia del centro è ad almeno un chilometro di distanza. Ti incammini e poco importa se passi davanti a ben due uffici postali.
Meglio il vecchio Aci per il mio bollo, ripensi.
Mentre marci come un soldato, squilla il cellulare. Dove sei? Sto andando a pagare il bollo auto, scade alla fine del mese. Ma perché - è la domanda - non lo paghi via Internet? Perché su Internet non mi fido, sentenzi.
Ecco l'Aci, sei arrivata.
Uffa, quanta gente. Prendi il numero: 99. Il display segna le due cifre: o-t-t-o e z-e-r-o.
Una vita, tra te e la tassa automobilistica.
Quasi quasi torno domani, dici fra te e te.
Domani, domani, no domani non puoi. Meglio oggi.
Nessun sedia libera all'orizzonte. Cominciamo bene.
Prendi una rivista. Automobile, Gente Motori, Quattroruote. Eccheppalle! Uno di quei giornaletti tutti foto e gossip, no? E vabbene, ti appoggi rassegnata all'unica parete libera. Occhi fissi sui numeri che scorrono.
Ah però vanno in fretta, e brave le signorine dell'Aci.
Dopo dieci minuti scatta già il 90.
Bene, se continua così, riesci anche ad andare in lavanderia prima che chiuda.
Ahia, un impasse. Un signore col cappello conosce l'impiegata, era al liceo con la figlia. Come stai? Ah, hai avuto un altro bimbo? Anche io sono diventato nonno, sai?
Qualcuno si lascia scappare una tosse di circostanza. Approvi.
I due accelerano la pratica.
Ci siamo, la prossima sei tu. Oh no, un altro automobilista pesante. Racconta tutta la storia della sua auto all'addetta al front-office. Lei, paziente, sorride. Prima a lui, poi a te.
Quando sulla ruota dell'Aci esce il 99 hai ancora il ghigno stampato sul volto.
Ridi meno quando senti la cifra: 136 euro e 55 centesimi.
Nel portafogli, i soliti venti euro. Rosichi un po', ma benedici quel sant'uomo che ha inventato il bancomat. La figuraccia era assicurata, altrimenti. Altro che vita morte e miracoli del vecchietto di cui sopra.
Digiti il pin e pigi il tasto ok.
È fatta, per fortuna che il bollo si paga una volta all'anno.
Tags: aci, Alessandra Testa, bollo auto, coda, ufficio,
PAGARE IL BOLLO AUTO ALL'ACI
Commenti
la banalità delle file..
la banalità delle file..
Appassionante!!! Non vedo
Appassionante!!! Non vedo l'ora di leggere in fila per pagare la bolletta del gas, per comprare il pane e fare l'esame delle urine.
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