Dall'1 al 4 marzo prossimi la città emiliana tornerà ad essere capitale del fumetto grazie alla sesta edizione del festival internazionale BilBOLBul. Sul tema annuale (il confine) si confronteranno disegnatori e lettori, tra esposizioni, incontri e laboratori. Aperto a tutte le età
di Alessandra Testa
Illustrazione di Francesca Ghermandi
Ormai che il fumetto è roba per bambini non ha il coraggio di sostenerlo più nessuno. Le tavole di Andrea Pazienza, le provocazioni e le denunce del Male e di Frigidaire, mitiche riviste nate fra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta e da poco ritornate in edicola, i cui militanti sotto le Due Torri avevano la propria seconda casa. Certo, Bologna non è più la città che aveva sognato la fantasia al potere e in cui la politica si faceva anche usando la matita come megafono, ma da quelle parti il vento che spazza via le nuvole (quelle che non portano pioggia ma rivoluzioni e sogni) non è ancora soffiato.
La nuova generazione dei disegnatori italiani è viva e vegeta e, in quella che nel 2007 l’allora sindaco Sergio Cofferati ha voluto ritornasse la capitale del genere, proprio come capitò prima ai grandi Magnus e Bonvi e poi, solo per citarne alcuni, a Vittorio Giardino e al provocatore Filippo Scòzzari, trovano ancora terreno fertile. Oggi i messaggi, forse, sono un po’ meno potenti dei tempi che furono ma pur sempre necessari come lo è una boccata d’aria dopo ore e ore di permanenza davanti ad un monitor in una stanza con le finestre chiuse.
E basta respirare quella frenesia che, ogni anno di questi tempi, prende gli amanti del genere attirati come api dal miele dalla calamita BilBOlBul, il festival internazionale del fumetto giunto alla sesta edizione e che, con uno schioccare di dita, riempie piazze, biblioteche, gallerie, persino alberghi e ogni dove in cui si allestiscono mostre o incontri con gli autori. Al richiamo di piccoli e grandi eventi, che a macchia di leopardo invadono il capoluogo emiliano, anche quest’anno ragazzini e uomini fatti si scopriranno disposti a interi pomeriggi di file pur di acciuffare una dedica, o anche solo un autografo, sul proprio pezzo da collezione o su quello appena acquistato in questo o quel mercatino.
Il copione, ne siamo sicuri, si ripeterà anche dall'1 al 4 marzo 2012 quando i grandi maestri, ma anche i talenti ancora da scoprire, condivideranno con chi ci sarà le ultime creazioni. La kermesse, creata e curata dall’associazione culturale Hamelin, si svilupperà tutta intorno al tema scelto per questa edizione: il confine. Quello che separa ma che sa anche mescolare spazi, culture e discipline che si sfiorano e, incontrandosi, reclamano un piedistallo nell’Olimpo dell’arte contemporanea.
Due le mostre-laboratorio che, negli spazi classici del Museo Civico Archeologico, si imporranno con una sola parola d’ordine: la sperimentazione. Protagonisti la bolognese Francesca Ghermandi e il tedesco Atak, nome di battesimo Georg Barber (a sinistra il suo logo) esponente emblematico di quel fumetto di rottura maturato negli anni della caduta del muro di Berlino. Altro nome di spicco, il francese Blutch le cui bandes dessinées sono fra le più amate Oltralpe. Come sempre, alle mostre (una ventina) si accompagneranno proiezioni, laboratori e iniziative per i più piccoli a cui è dedicato lo sbarco in terra padana dei Ronfi, i roditori disegnati da Adriano Carnevali.
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BilBOlBul - festival internazionale del fumetto, Bologna
Quando: dal 1 al 4 marzo
Promosso da: Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Bologna, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Fondazione del Monte, Cineteca di Bologna, Museo Civico Archeologico di Bologna, Biblioteca Salaborsa, Università degli studi di Bologna-Facoltà di Lettere e Filosofia, Accademia di Belle Arti di Bologna e Goethe Institut-Rom.
Info: www.bilbolbul.net
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