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FILM

Wim Wenders incontra Pina Bausch, e tutti e due incontrano il 3D. Pina 3D (da venerdì in sala) doveva essere un omaggio del cineasta tedesco al lavoro della ballerina e coreografa, ma dopo la sua improvvisa scomparsa nel 2009 è diventato un epitaffio. Il risultato ne soffre, e lo spirito dell'artista sfugge


di Sandra Petrignani

Sono almeno due i motivi per andare a vedere il film di Wim Wenders su Pina Bausch. Primo: chi non avesse mai assistito a uno spettacolo della coreografa tedesca, mancando così una eccezionale esperienza artistica e umana, potrà almeno in parte rimediare. Secondo: è il primo film d’autore in 3D, e questa è un altro tipo di esperienza che i cinephiles non devono perdere, per poi magari prenderne anche le distanze, ma non importa.   Però, purtroppo, l’idea che era nata dalla voglia di lavorare insieme di Wenders e Bausch si è trasformat
03 Novembre 2011