Come il protagonista dell'ultimo film di Woody Allen, al visitatore del Palazzo Diamanti (Ferrara) viene offerta la possibilità di un salto indietro nel tempo fino agli Anni Folli. La Parigi di Modigliani, Picasso, Dalì. L'impressione però, è appunto quella di un dejà vu, con i soliti nomi di richiamo che nulla aggiungono alle conoscenze dell'avventore
di Mirko Nottoli
Una domenica d'inverno. Ferrara, Palazzo dei Diamanti. Tempo grigio, nebbioso, temperatura che sfiora lo zero. Fuori, fila interminabile di persone. Dentro, la mostra Gli anni folli. La Parigi di Modigliani, Picasso e Dalì. Ora, tutti sappiamo che dei tre nomi che compaiono nel sottotitolo non ci saranno più di due opere per ciascuno, essendo ormai la strategia rodata e il gioco tanto scoperto quanto comunque efficace: ma anche se ci fosse una personale di Picasso, anche se ci fosse Picasso in persona, cosa spinge centinaia di individui a stare al freddo, in piedi, incolonnati p
Alla Triennale di Milano Meditations on art, grande mostra antologica del maestro americano. Che dal cubismo al futurismo passando per l'astratto, dall'arte classica a quella medievale fino alla pittura cinese, ebbe una sola parola d'ordine: rivisitare
di Silvia Conti
Leggere la storia dell’arte attraverso l’opera di un artista Pop: alla Triennale di Milano è in corso la mostra Roy Lichtenstein. Meditations on Art, una brillante antologica che espone per sezioni tematiche oltre cento opere del maestro americano ed evidenzia le riflessioni dell’artista su cubismo, surrealismo, futurismo, espressionismo astratto, arte classica e medioevale. Dopo le grandi retrospettive su Andy Warhol, Keith Haring e Jean-Michel Basquiat allestite negli anni scorsi, Gianni Mercurio torna a curare una mostra destinata al successo. Roy Lichte