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SPECIALE LIBRI

Negli anni '60 gettò le basi teoriche dell'operaismo, che rivoluzionò il pensiero marxista. Oggi Mario Tronti registra la sconfitta delle classi, borghesia compresa, in favore di un sistema di valori ormai inattaccabile


di Franco Milanesi

Non si esagera nel dire che Operai e capitale, opera del 1966, ha rappresentato un salto di paradigma del marxismo novecentesco. In quel libro – che, sia detto per inciso, intesseva idee innovative e radicali con uno stile di grande eleganza – Tronti capovolgeva uno degli assunti marxiani più consolidati: quello che ritiene che l’antagonismo di classe, le lotte, gli obiettivi derivino dal livello dello sviluppo che il Capitale esprime in ogni passaggio della propria storia.    L’operaismo, di cui Tronti poneva i presupposti teorici, affermava invece che
12 Maggio 2010