TEATRO
Il copione più famoso di William Shakespeare destrutturato dalla regia di Claudio Autelli, che lascia i due leggendari amanti soli in scena, con pochi comprimari e senza le scenografie veronesi ad accompagnare. Nel concentrarsi esclusivamente sull'ossessione amorosa, però, va perso un po' del quadro generale
di Igor Vazzaz
Non pare una coincidenza il fatto che uno dei capolavori scespiriani più ripresi negli ultimi anni - quello del Bardo è ben a ragione il repertorio più frequentato dell’intero teatro occidentale - sia Romeo e Giulietta: parliamo d’un classico dei classici e siamo certi che se, da un lato, l’inflazione del “sentimentale” contribuisce non poco al successo della tragedia veronese, dall’altro, le infinite declinazioni possibili d’un testo tanto conosciuto da risultar iconico giustificano a sufficienza il gran numero di messe in scena.
06 Dicembre 2011