Sul palco la virtuosa del violino Sarah Chang, accompagnata al pianoforte Andrew Von Oeyen, passa con disinvoltura dalla terza Sonata agli spartiti di West Side Story e al tango di Gardel. Suonando sempre “a memoria”, senza spartito di fronte. La recensione del concerto ad Ancona di ieri in attesa di quello romana di domani, al Teatro Olimpico
di Giovanni Desideri
Solida e ammirevole tecnica, temperamento esuberante non sempre padroneggiato in pieno, con piccoli dérapage dell’intonazione. Il meglio della propria arte lo esibisce nei movimenti lenti, nei quali maestria ed espressività sono allineate come pianeti, e chiaramente messe a fuoco. Parliamo di Sarah Chang, stella internazionale del violino, che si è esibita martedì 24 gennaio al Teatro Sperimentale di Ancona nell’ambito della stagione della società Amici della Musica – Guido Michelli, insieme al pianista Andrew Von Oeyen, in un programma che
Il Settembre in Musica organizzato dallo statunitense Michael Flaksman rende onore a una dei generi più e importanti e difficili della musica classica. Qui recensiamo la serata dei Quintetti della scorsa settimana, ricordando a chi capitasse da quelle parti che la kermesse va avanti fino a lunedì prossimo
di Giovanni Desideri
La musica da camera è forse l’essenza della musica classica, l’ambito nel quale i musicisti devono ascoltarsi reciprocamente per meglio far funzionare gli ingranaggi, qui resi visibili anche al pubblico. Ci si lamenta talvolta che in Italia il genere non verrebbe insegnato o praticato a sufficienza, come invece accade all’estero. Sia come sia, è da quindici anni che si svolge ad Ascoli Piceno un Settembre in musica davvero prezioso, ideato tra gli altri da Michael Flaksman, violoncellista statunitense: docente alla scuola di musica di Ma