La morte di Osama Bin Laden ha forse appena chiuso un decennio di terrorismo e di terrore. Riccardo Menendez Salmòn ne ricorda uno dei momenti salienti, l'attentato di Madrid nel 2004. Una sorta di 11 settembre spagnolo, che sconvolge il protagonista ma senza lasciare segni nella sua vita quotidiana
di Dario De Marco
A cavallo tra il 2009 e il 2010, ci si incominciò a chiedere quale fosse la cifra del decennio che volgeva al termine. Dal dopoguerra in poi, siamo stati abituati a prenderla in blocchi: anni '50 la ricostruzione, anni '60 il boom, anni '70 contestazione/piombo, anni '80 edonismo, anni '90 globalizzazione/noglobal. E gli anni zero, quali sono stati? Quelli dell'ascesa cinese? Quelli dell'internet 2.0, di facebook? Quelli della crisi economico-finanziaria, quelli della nascita di Giudizio Universale? In realtà è chiaro che lo scorso decennio è iniziato l'11 settembre
Dopo l'attentato alla metropolitana di Londra del 7 luglio 2005, Ousmane e la signora Sommers raggiungono la capitale inglese alla ricerca dei rispettivi figli. Il franco-algerino Rachid Bouchareb racconta di due vite lontane per cultura e religione ma unite dalla tragedia
di Marinella Doriguzzi Bozzo
"Verde que te quiero verde. Verde viento. Verdes ramas". Comincia così, con tutte le sfumature monocrome di una poesia di Garcia Lorca, un film di geometrie che si rintoccano in modo così rigoroso da sembrare infantile. Il verde della fattoria nell’isola di Guernesy, esultante e invasivo come quello di un imprecisato luogo della Francia. Là una signora inglese di fede cristiana, rassicurante come una rosa autunnale; qua un nero musulmano e sbilenco, che sembra stare in piedi solo grazie alla luce dei suoi occhi buo