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TEATRO PER RAGAZZI

Sui binari della Storia

La Patria, detta Patti, di Locomotiva 1861 è una vecchia signora intenta a festeggiare il suo compleanno in compagnia del macchinista. Lo spettacolo di Marina Allegri, portato in scena da Cà Luogo d’Arte e Maurizio Bercini, spiega 150 anni di Italia unita ai giovanissimi, a suon di canzonette e citazioni pop


di Nicola Arrigoni

 


E alla fine ci scappa pure la lacrima al riavviarsi della Locomotiva Italia 1861 mentre Pietro il macchinista legge le istruzioni d’uso, ovvero i primi articoli della Costituzione italiana. Locomotiva 1861. Appunti per un compleanno italiano è la conferma che Cà Luogo d’Arte e la creatività di Maurzio Bercini (insieme a Donatello Galloni e Ilaria Commesso) sono una delle espressioni migliori di teatro per ragazzi.
 
Cà Luogo d’Arte sa "fare mondo", sa costruire situazioni, spettacoli di rara e interessante complessità linguistica, ma all’atto scenico in grado di far presa su un pubblico di giovanissimi e commuovere i più grandi. Locomotiva 1861 è l’omaggio politico e poetico ai 150 anni di Patria, amorevolmente chiamata Patti. La scena si apre con l’ingresso di una locomotiva a vapore che non si mette in moto, malgrado gli sforzi del macchinista Pietro. La metafora ovviamente non è neppure tanto velata.
 
LOCOMOTIVA-1861.jpgSta di fatto che fra la parafrasi della gucciniana Locomotiva e qualche concessione alle comiche dei primi anni del XX secolo, la sorpresa è dietro l’angolo e arriva quando il treno si apre e prende corpo un interno domestico: qui dentro una vecchia signora è in procinto di festeggiare il suo compleanno col panino sottratto all’ignaro macchinista.
Da lì parte un racconto che ripercorre la storia di Patria – è il nome della donna- tutto fatto di citazioni, in cui Carducci e il Pinocchio di Collodi, si mischiano con Battisti e mille riferimenti dell’Italia della canzonette, che la generazione dei cinquanta/quarantenni conoscerà bene e ai ragazzi in sala sembreranno cose da Matusalemme, roba che si sente al massimo nelle ore di educazione musicale.
 
E’ una sorpresa continua la storia di Patria, con i suoi quattro papà: Vittorio Emanuele, Pippo (Mazzini), Giuseppe (Garibaldi), Camillo (Benso Conte di Cavour) che compaiono dietro un sipario tricolore, burattini irrefrenabili e canterini. La drammaturgia di Marina Allegri è un centone di pretesti musicali e letterari, è un racconto postmoderno d’una Italia che ringiovanisce e che per mettersi in moto ha bisogno dell’amore e della passione, quell’amore che legherà Patti al macchinista Pietro.
 
La voce narrante di Alberto Branca fa da filo conduttore ed è potente e ironica quando dà suono al mascherone del Duce, ritratto sui modelli delle caricature realizzate negli anni Trenta. A sostenere la complessità di un racconto che si scioglie nel sapore della favola è un bel trio di attori: Francesca Bizzarri, Dario Eduardo de Falco e Francesco Grossi, tre interpreti che convincono pur frequentando stilemi di genere, cosa non frequentissima nel teatro ragazzi. Alla fine - come nelle migliori commedie e favole della tradizione - Pietro e Patria convolano a nozze e la Locomotiva 1861 può ripartire verso un futuro che si spera meno incerto e il suo procedere è accompagnato dai calorosi applausi. 
 

 


Tags: appunti per un compleanno italiano, italia, Locomotiva 1861, Marina Allegri, Maurizio Bercini, Nicola Arrigoni, unità d'italia,
29 Maggio 2012

Oggetto recensito:

Locomotiva 1861- appunti per un compleanno italiano di Marina Allegri, regia di Maurizio Bercini

Info: sul sito ufficiale di Ca' Luogo d'Arte

giudizio:



6.03
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