Per fare l'identikit di Osama bin Laden, l'Fbi copia interi pezzi del volto di un politico spagnolo. Gli investigatori americani ci fanno una figuraccia, ma Gaspar Llamazares rischia di rimetterci qualcosa in più: l'identità
di Pippo Russo
Paradossi di un’epoca dominata dalla biometria e dall’ipercontrollo. Ossessionati dalla ricerca della sicurezza, rischiamo di veder sparire pure le certezze minime. Che poi dovrebbero essere anche le più salde. Come quella di poter contare sulla propria faccia, nel senso letterale del termine. Perché in essa s’appunta una parte essenziale dell’identità. E dunque, cosa accade se la faccia diventa una minaccia per se stessi?
Deve esserselo chiesto amaramente il signor Gaspar Llamazares, esponente politico spagnolo di un certo rilievo (è stato leader di Izquierda Unida). Il suo volto è stato decostruito dagli esperti del l’Fbi, e alcuni dettagli di esso sono stati utilizzati per elaborare un’immagine di Osama bin Laden che sia prossima a quella attuale del leader di Al Qaeda (ormai, di fatto, nulla più che un avatar). In particolare, del volto di Llamazares sono stati utilizzati i capelli e la fronte. Motivo di tale collazione di connotati, la scarsa elasticità delle elaborazioni garantite dai programmi in possesso del Bureau. E allora meglio procedere col volenteroso “copia e incolla” effettuato al computer a partire da materiali somaticamente affini. E vedere se dai collage viene fuori qualcosa di plausibile. Non è proprio Frankenstein. Ma forse è persino peggio.
E allora mettetevi nei panni del povero Llamazares. Per il quale il rischio d’essere arrestato in un aeroporto statunitense, causa inequivocabile riconoscimento biometrico, è persino il problema minore. Il vero dramma è che l’ex leader di IU ci ha rimesso la faccia, in tutti i sensi. E mica se ne può dissociare, come se si trovasse dentro un film di John Woo. Gli tocca portarsela così com’è, novello Vitangelo Moscarda che d’ora innanzi temerà ogni specchio incombente e la paura di riconoscere quello.
Rimane la suggestione sulla fusione fra tecnologia e parapsicologia che questa vicenda segnala. Con la scientificazione delle tecniche d’indagine e d’elaborazione della realtà che s’inceppano per overload, e aprono spazio a condotte da praticoni informatici prossime alla ciarlataneria. Da ciò deriva l’esperimento di parasomatica di cui è stato vittima Llamazares. Mettere assieme pezzi somaticamente reali per vedere se il fantasma si materializza. E nel frattempo lasciare uno sventurato essere umano esistente in vita a combattere contro fantasmi che mai avrebbe immaginato.
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l'identikit di bin laden fatto dall'fbi
Commenti
Non solo è sbagliato il nome
Non solo è sbagliato il nome di Llamazares, ma si tratta pure di una notizia ampiamente diffusa (pure sui giornali italiani) nei giorni scorsi, e non mi sembra che l'intervento di Pippo Russo porti alcunché di nuovo se non considerazioni estemporanee, sicché pessimo l'articolo e pessima la scelta di metterlo in pagina con tanta evidenza.
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