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DISCHI

Mina la fa troppo Facile

La più grande interprete della tradizione melodica italiana potrebbe cantare, come si dice, anche l'elenco telefonico. E forse sarebbe meglio, vista la qualità media dei brani nel suo ultimo disco


di Massimo Balducci


Dopo un disco bruttino come I milanesi ammazzano il sabato, e una scialba apparizione a Sanremo con Il paese è reale, gli Afterhours sembrano oggi tornare in ottima forma con Adesso è facile: affettuoso duetto fra Manuel Agnelli e Mina, tre minuti e mezzo giocati sull’orlo del sentimentalismo ma senza sbracare troppo. Niente di particolarmente “moderno”, sia chiaro - avrebbe potuto cantarla tale e quale Gianni Morandi trent’anni fa - ma comunque un pezzo elegante, che non sfigura nella grande tradizione melodica italiana.
Peccato che intorno a questa canzone ci siano le altre undici che compongono il nuovo disco di Mina (intitolato appunto Facile); e che invece di questa tradizione fanno scempio. La cosa peraltro può non essere così sorprendente, visto che la leggendaria interprete si sceglie autori del calibro di Andrea Mingardi e Cristiano Malgioglio.
 
Quest’ultimo ha fra l’altro l’onore dell’apertura (e pure della chiusura, in forma strumentale) con Questa vida loca - che già dal titolo ci vorrebbe un Lodo Albano per evitargli l’ergastolo – e per quanto riguarda il testo, offre ispirazioni del tipo: Questa vita loca loca loca / Con la sua loca realtà / Che mi rende loca loca loca / Senza più serenità. / Però apro bocca a questo soffrimento / Che non mi abbandona porque a mí me toca / Esta vida loca…”. E via con il pacciugo italo-spagnolo, sopra un tappetino sonoro che cerca di imitare le musiche di sottofondo da negozio di moda (per non dire del vocoder, che varca abbondantemente i confini della decenza).
 
Risulta difficile credere che questa roba possa anche avere delle pretese, più o meno, culturali: eppure è la traduzione di un pezzo del cubano-messicano Francisco Cespedes, di fronte al quale fa la tipica figura di Come una pietra che rotola. Naturalmente Malgioglio ci ha creduto moltissimo in questa sua opera, tanto che due anni fa aveva annunciato in diretta tv (Isola dei famosi) di volerla proporre a Mina. La sventurata di Cremona ha dunque accettato, e non solo per buon cuore. A questo punto infatti, dopo una sfilza ormai lunga di uscite orribili, possiamo addirittura ipotizzare che ci sia una strategia ben precisa e follemente perseguita: circondarsi volutamente di collaboratori mediocri, lei che potrebbe avere quelli che vuole, per dimostrare che può davvero cantare TUTTO. E sempre con risultati impeccabili.
 
Perché Mina - come si dice - potrebbe cantare anche l’elenco telefonico, e sarebbe comunque un capolavoro. Può essere. Ma a confronto di questo disco, purtroppo, l’elenco telefonico rischia di sembrare un esempio di poesia assai più rispettabile: nomi, vie, numeri, forse niente di eccezionale ma almeno ordinato secondo un criterio rigoroso. Gli 11 accattonaggi stilistici che circondano il duo con Agnelli, sono invece impossibili da salvare per chiunque: e c’è addirittura qualcosa di volgare, e di penoso, nell’ostinazione con la quale una voce come questa pretende di nobilitarli.
E adesso qualcuno porti a Mina un elenco telefonico. Se anche non le andasse di cantarlo, può sempre comporre dei numeri a caso e ci sono ottime probabilità che trovi autori più presentabili di quelli attuali.


Tags: afterhours, albano, facile, malgioglio, manuel agnelli, mina, vida loca,
24 Novembre 2010

Oggetto recensito:

mina, facile, sony

giudizio:



6.03
Media: 6 (3 voti)

Commenti

E infatti in italiano

E infatti in italiano "Бронено́сец Потёмкин" è ovunque translitterato come La corazzata Potëmkin. Poi se vuoi fare come ti pare fai pure, ma non metterti in cattedra, perchè mi sa che fai una brutta figura..e vediamo chi è che deve tacere..

Sei tu che fai la figura del

Sei tu che fai la figura del saccentino da Google. Le traslitterazioni cambiano col tempo, e negli anni 70, senza i PC, nelle macchine da scrivere la e con la dieresi o umlaut non esisteva. Villaggio ha scritto "Potiomkin" nel libro da cui è tratto il film. Ne "Il secondo tragico Fantozzi" dicono scientemente Kotiomkin con la K.

Peccato che adesso la e con

Peccato che adesso la e con la dieresi esiste eccome. E che la traduzione corretta OGGI è quella da me descritta...ah già, ma negli anni settanta Villaggio la scriveva così...che ridere..

Al precisino anonimo: forse

Al precisino anonimo: forse non sai nulla del fatto che il cirillico va TRASLITTERATO, per cui si troveranno, a seconda delle lingue in cui viene tradotto il russo, diverse traslitterazioni (v. Dostoievskii e gli altri scrittori russi). Villaggio dice Potiomkin. Tu invece dovresti solo tacere

Sarebbe "La corazzata

Sarebbe "La corazzata Potëmkin", ma non importa -basterebbe una semplice ricerchina su google, ma capisco che è un'operazione troppo complicata-.

1: De gustibus, etcetera 2:

1.08

1: De gustibus, etcetera 2: Mina, per me, è come la corazzata Potiomkin per Villaggio

Di risibile qui c'è solo la

Di risibile qui c'è solo la sua spocchia e l'assoluta incapacità a scrivere anche una stroncatura efficace (dato che in questo guazzabuglio di venti parole non c'è un'analisi approfondita che è una). Perchè pseudoblues "Non si butta via niente" non lo è, così come un pezzo come "Eccitanti conflitti confusi" non è una roba da un ascolto e via. Si prescrive, oltre all'Alka-Seltzer, anche l'uso di un bell'amplifon..

per ilse: che ha detto

per ilse: che ha detto morgan?

nessun livore, ho digerito

nessun livore, ho digerito benissimo. non è colpa mia se "non si butta via niente" - per restare a uno dei pezzi citati dall'anonimo - sia uno pseudoblues dalla melodia ultrastereotipata e testo risibile. e sinceramente penso di averla ascoltata anche troppo...

Mi chiedo che disco abbia

Mi chiedo che disco abbia ascoltato Balducci. Forse quello di Alessandra Amoroso, non quello di Mina che è un gran disco. Basterebbe ascoltare "Non ti voglio più" o "Non si butta via niente" per capire che il "recensore" non solo ha torto, ma ha scritto un articoletto venato da livore e poco altro. Si consiglia l'ascolto del disco dopo aver ingerito una bella dose di Alka-Seltzer.

ma Morgan ha letto questo

ma Morgan ha letto questo post? dato quello che ha detto a x factor mercoledì scorso commentando il brano inedito del cantante Marco

Nella pochezza italiota, in

Nella pochezza italiota, in cui minus habens come Jovanotti diventano divi, Mina appare una dea. Per me è solo un'icona di mediocrità.

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