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MUSICA - DVD

Il tango passo dopo passo

Sarà un genere e non un'arte come sostiene il teorico Giorgio Gaslini, ma la storia della musica argentina ha visto avvicendarsi musicisti e immaginari molto diversi tra loro. Dagli esponenti tradizionali al "tradimento" di Piazzolla, dagli scritti di Borges al poeta Horacio Ferrer, protagonista di un dvd che è una fantastica lezione di storia


di Marco Buttafuoco


“Il tango è rimasto quello di Gardel. Astor Piazzola, musicista immenso e tuttora sconosciuto in larga parte, ha suonato una musica molto originale che non era più tango.”. Così sosteneva, in un’intervista con l’autore di queste note Giorgio Gaslini, gran teorico della “musica totale”. In altre parole la musica argentina, come il rock, e a differenza del jazz, non si può considerare come un’arte. Un’arte si evolve, mentre un genere musicale tende invece a restare fedele a se stesso. Una tesi controcorrente e discutibile, quella del grande jazzman: una tesi cui ho pensato spesso guardando questo bellissimo DVD che ha per protagonista quasi assoluto Horacio Ferrer, poeta argentino che fu a lungo amico e collaboratore di Astor Piazzolla.
 
Da anni Ferrer gira per i teatri di tutto il mondo a proporre le sue liriche visionarie ed incandescenti, che declama sulla base musicale di una tipica orchestra argentina, quella di Alfredo Marcucci, che lo accompagna utilizzando le musiche dell’autore di Libertango.
 
Piazzolla rinnovò radicalmente la tradizione musicale del tango, aprendola a mille possibili influenze, tanto da meritarsi una reputazione di vero e proprio "traditore" dell’anima argentina. Ferrer capovolse letteralmente il linguaggio lirico della musica porteña. Nei suoi versi non si raccontano più storie, dolenti o truci, di amori ed esistenze fallite, di femmine malvagie, non si ascoltano più lamenti sul destino. E nemmeno vivono più guappi dal coltello facile, i cupi eroi dei barrios di periferia di cui era innamorato Jorge Luis Borges. Il grande scrittore vagheggiava un tango allegro e sfrontato, vitale e violento. I protagonisti del nuovo tango cantato da Ferrer sono personaggi che talora paiono venir fuori dai quadri di Marc Chagall. Sono innamorati folli che si muovono “medio volando y medferrerconcerto.jpgio bailando”, sono angeli mendicanti che sfrecciano per Baires su improbabili e vecchie biciclette bianche, sono venusiane in abiti da timide educande, anziane prostitute. 
 
Appartengono a Ferrer i versi ardenti di Libertango (niente a che vedere, ovviamente, con la versione “disco”di Grace Jones che furoreggiò negli anni 70-80): “Se polvere sono stato e polvere ritornerò, sarò comunque polvere di allegria”. Difficile immaginare parole del genere nel tango che aveva imperversato in Argentina negli anni precedenti. Eppure Ferrer non è un rivoluzionario, né desidera esserlo. La sua opera è immersa nella tradizione.
 
Il disco ospita anche un’incantevole conferenza, corredata da un sontuoso apparato foto- cinematografico, in cui l’autore della Balada para un loco rivendica per intero i suoi legami con tutti gli artisti che lo hanno preceduto. Il tango è per lui, “idioma, come il jazz ed il flamenco, dell’esistenza scorticata e piena, tormentata dei bassifondi…arte di notte fonda” nata nei bordelli e nei cabaret.”In questi luoghi i suoi creatori, maledetti e benedetti, fermano la storia senza quasi saperlo”.  Per lui questa notte fonda ha semplicemente assunto colori diversi nel corso dei decenni.  Non a caso le sue liriche nascono alla fine degli anni 60, quando, in notti rischiarate dagli incendi di una rivoluzione sognata, si reclamava l’immaginazione al potere. 
 
C’è molto altro in questo bel DVD. C’è un intervista allo stesso Ferrer in cui si narra la genesi e la storia della sua amicizia con Piazzolla. C’è un colloquio con Alfredo Marcucci. C’è l’orchestra stessa di Marcucci, magnifica. C’è, in poche parole, quasi tutto, di quello che si deve sapere sul tango. Alla fine si può anche accettare l’idea di Gaslini ma il tango, arte o genere che sia, fa parte oramai del sentire profondo di questa nostra epoca. Borges, come racconta Ferrer, detestava gli eccessi melodrammatici delle canzoni di Gardel e dei suoi epigoni, ma confessava di commuoversi spesso quando le ascoltava,



Tags: dvd, Giorgio Gaslini, Horacio Ferrer, Marco Buttafuoco, Poeta del tango, recensione, Sam produzione,
05 Aprile 2012

Oggetto recensito:

Horacio Ferrer - Poeta del tango, Sam Produzioni 2012 (DVD)

giudizio:



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