Il grande musicista di Baltimora non amò mai molto i critici. Loro, al contrario, continuano a dedicargli libri su libri: tra i più esaurienti, Il Don Chisciotte Elettrico di Neil Slaven, in ristampa a 14 anni dalla prima uscita
di Federico Capitoni
Accingersi a parlare o scrivere di qualcosa che riguardi Frank Zappa crea sempre un certo imbarazzo. Zappa non ha mai avuto tanta simpatia per critici e giornalisti musicali, ai quali, a suo avviso, si applica bene il detto: “Chi sa fare fa, chi non sa fare scrive”.
Peccato, perché a noi invece il buon Frank è molto simpatico. Il fatto che ci troviamo qui a promuovere un libro che parla di lui dovrebbe però tranquillizzarci: il nostro oggetto non è Zappa, bensì un collega che parla di Zappa. Il Don Chisciotte elettrico di Neil Slaven non è la biografia più recente sul musicista di Baltimora, ma probabilmente è la migliore in circolazione. Pubblicata originalmente nel 1996, poi l’anno dopo in Italia, da un po’ di tempo era sparita dalle librerie, così che benemeritamente la Odoya ha deciso di rieditarla, arricchendola tra l’altro di numerose fotografie (sparse tra le pagine) che ritraggono i tanti musicisti amici/collaboratori/ispiratori di Zappa.
In effetti ciò che rende complessa la lettura del libro (oltre 400 pagine) è proprio il numero altissimo di nomi che Slaven si preoccupa di non tralasciare. È una biografia fitta, stesa all’indomani della morte di Frank, che tenta di tracciarne il quadro esistenziale in maniera definitiva. Riuscirci non è facile, ma ciò che è lodevole è l’obiettività dell’autore, che pure, ovviamente, ha amato Zappa ma che non perde mai il punto di vista cronachistico, evitando di cedere a lodi particolari o a pianti da nostalgico fan. Piuttosto punta alla testimonianza giornalistica, con i tanti virgolettati a racchiudere le parole dei protagonisti, preferendola a giudizi personali o a interrogativi insinuanti sui rapporti tra la società americana e il musicista.
Poi, che questo sia garanzia di una completa e ineccepibile storia artistica di un musico così dentro alla sua epoca e al tempo stesso in un altro universo come era Zappa, è tutto da verificare; ma forse quello che sappiamo dobbiamo farcelo bastare. E comunque, orsù Frank, credici, vale ancora la pena di scrivere e leggere di te.
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Neil Slaven, Frank Zappa. Il Don Chisciotte elettrico, Odoya 2010, p. 464, Euro 20
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