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LIBRI

Sicilia e politica: se la satira, più che ridere, fa incazzare

Gianpiero Caldarella da anni denuncia quel che non va in Sicilia: prima con un mensile satirico, poi con una rubrica radiofonica, ora con il libro Sdisonorata società


di Eleonora Lombardo

 


C’è l’Italia capovolta, presa dal suo piede valgo e con il nord a penzoloni. È l’Italia vista dalla Sicilia, quella raccontata nel libro di esordio di Gianpiero Caldarella, Sdisonorata Società. Storie di ordinaria deregulation e straordinarie incazzature, edito dalla Navarra Edizioni. Il libro è l’ultimo approdo di un’avventura cominciata con il Pizzino, prima mensile cartaceo di satira e poi rubrica radiofonica, in onda su Radio24 quando alla direzione c’era Giancarlo Santalmassi. Oggi, Santalmassi firma la prefazione del libro, nella quale scrive: "Ho sempre sostenuto che la storia politica d’Italia si comprenderebbe prima e molto meglio se si rileggesse con grande attenzione la storia della Sicilia. E soprattutto della Dc siciliana". 
 
Santalmassi avrà ragione, il fatto è che di Sicilia non se ne può più. E basta sospettare di vivere il presente nazionale come un corso e un ricorso della storia politica siciliana, per non volere neanche più andare in vacanza nell’Isola. Ma, per fortuna ci sono dei siciliani sorprendenti. Dei siciliani del tutto privi di elementi idiosincratici insulari e che hanno una grande abilità: sanno puntare l’occhio là dove tutti hanno dimenticato di guardare. Questo fa Caldarella nel suo libro: racconta Palermo, la Sicilia e l’Italia complice con un punto di vista tagliente quanto un machete e usando l’ironia per dilatare l’espressione attonita del lettore. 
 
Divise per sezione tematica, nel libro di Caldarella, ci sono le vicende routinarie della straordinaria amministrazione siciliana, trafitta da incursioni di politica nazionale. Un esempio. "E’ da un po’ che in Sicilia non si respira più la stessa aria - si legge a pagina 21 - per questo, nel 'Piano Regionale di coordinamento per la tutela della qualità dell’aria', pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il clima rigido dell’isola. In più abbiamo un 'bacino aerologico padano' e 'piste ciclabili lungo gli argini dei fiumi e dei canali' presenti nei centri storici dei comuni siciliani. (…) Un bel sogno che è stato interrotto dai quei materialisti di Legambiente che hanno rivelato come il Piano sia, per usare un eufemismo, troppo simile a quello del Veneto". 
 
Non è ironico il libro di Caldarella, è caustico. Non è satirico, è un pungolo puntato contro un paese che sembra incapace di azioni indipendenti e mirate alla salvezza. Se si ride, oltre che per la godibilità di una lingua usata con sapienza e precisione, lo si fa di nervi. C’è di sicuro quel sentimento del contrario del quale altri siciliani illuminati sono stati maestri. "Meno male che anche a Palermo, come in molte città italiane, sono arrivati i militari. Che le emergenze qua crescono come i funghi - scrive a pagina 74 - e così Diego Cammarata, che poi sarebbe il sindaco, ha deciso di proibire i bivacchi e vietare gli assembramenti che compromettono il decoro urbano, soprattutto se si fanno vicino alle sedi istituzionali e ai monumenti. I maligni hanno subito pensato che questa ordinanza è la risposta dura alle famiglie con bambini piccoli che hanno ricominciato la loro protesta a oltranza davanti al Comune, perché sono rimasti senza casa e chiedono risposte. Adesso la risposta ce l’hanno: una bella multa…". 
 
Una cosa è certa, la lettura di Sdisonorata Società produce le straordinarie incazzature promesse nel sottotitolo. E per chi non sa leggere, fra le righe e non, ci sono le illustrazioni, sdisonorate anch’esse, di Leonardo Vaccaro. L’insieme è un’ottima vaccinazione per riconciliarsi con la Sicilia.



Tags: dc, Eleonora Lombardo, giancarlo santalmassi, gianpiero Caldarella, navarra edizioni, pizzini, radio 24, recensione, sandali, sdisonorata socità, Sicilia,
03 Febbraio 2011

Oggetto recensito:

Gianpiero Caldarella, Sdisonorata Società. Storie di ordinaria deregulation e straordinarie incazzature, Navarra Edizioni 2010, p. 136, euro 10

 

giudizio:



9
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