• Seguici su:
MOSTRE

Natale al museo

Giudizi sotto l'albero/3 Non è il titolo di una commediuccia con velleità intellettuali, ma la nostra visita guidata a tutte le mostre e agli appuntamenti artistici che non dovete mancare durante le feste


di Silvia Conti

Edward Munch, Sera lungo il viale Karl Johan, 1892. In mostra a Udine per "Munch e lo spirito del nord"


Dicembre, è tempo di arte. L’offerta è ampia e le vacanze natalizie sono un’ottima occasione per recuperare le mostre che chiudono l’anno e per scoprire quelle che apriranno il 2011. Ma prima di cominciare il giro tra fotografie, installazioni, dipinti e sculture, tre consigli fondamentali: controllate sempre le date e gli orari di apertura dei musei (sotto le feste vengono spesso modificati), prenotate le visite quando necessario e alzatevi presto la mattina per evitare le code e la ressa.
 
EVENTO
Il vostro tour natalizio potrebbe aprirsi con una grande novità: dopo anni di attesa, Milano ha inaugurato il suo Museo del Novecento, aperto al pubblico gratuitamente fino a febbraio 2011. La sede è il Palazzo dell’Arengario in Piazza Duomo, un edificio progettato nel 1937 e appena riadattato a centro espositivo da Italo Rota e Fabio Fornasari. La selezione delle opere comprende circa 400 pezzi che raccontano l’arte italiana del secolo scorso, tutti provenienti dalle raccolte della città e fino a poco tempo fa esposti in varie sedi, come la Galleria d’Arte Moderna e casa Boschi Di Stefano -che, per amore del supermuseo, rischiano ora di rimanere sguarnite dei loro pezzi migliori.
 
FOTOGRAFIA
Se amate la fotografia, questo inverno avrete pane per i vostri occhi. Al Museo d’Arte di Lugano è allestita fino al 20 febbraio Love and Death, una retrospettiva con oltre trecento scatti e migliaia di polaroid del giapponese Nobuyoshi Araki. In mostra sono esposte alcune serie dedicate a paesaggi urbani e naturali, immagini di fiori e di cibo e, naturalmente, molti dei nudi femminili che hanno reso celebre l’artista.

A Roma, il Palazzo delle Esposizioni presenta Mexico. Immagini di una Rivoluzione, una mostra aperta fino al 9 gennaio che riunisce una selezione di fotografie in bianco e nero sulla Rivoluzione messicana. Le immagini testimoniano gli avvenimenti tra il 1910 e il 1920 e ne colgono le diverse interpretazioni estetiche. Altre due mostre, entrambe aperte fino al 27 febbraio, fanno da corollario a Mexico. La prima è Carlos Amorales. Remix, personale dell’artista messicano che presenta cinque installazioni e una performance realizzate negli ultimi anni. La seconda è la documentaria Teotihuacan. La città degli Dei, una racconto della civiltà precolombiana attraverso reperti archeologici.

3.herb ritts, 1987.jpgAlla Triennale di Milano, fino al 9 gennaio è allestita una grande collettiva fotografica, curata da Germano Celant e vietata ai minori di 14 anni. I divieti e i limiti di età sembrano spesso ridicoli, ma in questo caso hanno senso: il titolo della mostra è Immagini Inquietanti e le fotografie che fanno parte della selezione sono davvero capaci di sconvolgere. Sala dopo sala, di agli occhi dei visitatori si susseguono scene di guerra, di malattia, di sofferenza e di morte provenienti da tutto il mondo: dall’America di Nan Goldin e Nina Berman, dall’Africa vista da Pieter Hugo e Gilles Peress, dall’Europa raccontata dagli occhi di James Nachtwey e dall’Asia immortalata da Stephanie Sinclair e Philip Jones Griffiths.
 
Sempre a Milano, alla fondazione per la fotografia FORMA, fino al 13 febbraio sono in corso due mostre. Mick Jagger. The photobook, prodotta da FORMA e insieme ai Rencontres d’Arles, raccoglie scatti che hanno immortalato il leader dei Rolling Stone dagli anni Settanta a oggi: sono firmati da Karl Lagerfelf, Annie Liebovitz, Anton Corbijn e Cecil Beaton, solo per citarne alcuni (sopra, uno scatto di Herb Ritts del 1987).
FORMA ospita anche un lavoro di Marco Anelli, Nel tuo sguardo. Ritratti alla presenza di Marina Abramovic. Si tratta dei ritratta immortalati nel corso dei 75 giorni di una performance dell’artista serba, durante la quale Anelli ha fotografato i volti delle 1545 persone che si sono sedute di fronte alla Abramovic e hanno potuto interagire con lei solo attraverso lo sguardo.
 
Altri volti e altri sguardi a Firenze, dove il Centro di Cultura Contemporanea Strozzina  ospita fino al 23 gennaio Ritratti al potere. Volti e meccanismi dell’autorità, una riflessione sulla rappresentazione del potere politico ed economico attraverso le immagini dei visi e dei corpi di chi lo rappresenta. Tra i fotografi in mostra, Hiroshi Sugimoto, Martin Parr, Helmut Newton e Francesco Jodice.
 
Fino al 10 gennaio, a Napoli il Museo MADRE ospita 'O Vero! Napoli nel mirino, un’esposizione che attraverso la fotografia vuole mostrare una città caratterizzata dall’eccesso. Il titolo della mostra riprende un'espressione dialettale che indica lo stupore per una realtà sempre incredibile, tra finzione artistica e realtà documentata.
 
In autunno Lucca ha ospitato il Digital Photo Fest. La manifestazione si è ormai chiusa ma un paio di mostre rimangono allestite fino al 30 gennaio. È il caso di Bye, bye Marilyn e Horst P. Horst, a Palazzo Ducale, e The power of immagination, di Sandy Skoglund, negli spazi di Villa Bottini. Aperta fino al 23 gennaio anche Not only Women. Feminine Icons of our Time, la prima personale italiana del fotografo svizzero Michel Compte, in corso al Lucca Center of Contemporary Art.
 
ARTEMANTICA
Ma Natale è anche tempo di grandi classici. E niente è più classico delle mostre, spesso incentrate sull’Impressionismo, curate da Marco Goldin: al momento, in Italia, le collettive che portano la sua firma sono ben quattro. Aperta fino al 6 marzo, a Villa Manin (Passariano di Codroipo, Udine) c’è Munch e lo sTiziano Donna allo specchio.jpgpirito del nord. Scandinavia nel secondo Ottocento; a Rimini, a Castel Sismondo, fino al 23 marzo è invece aperta Parigi. Gli anni meravigliosi. Impressionismo contro Salon; a San Marino, sempre sino al 23 marzo, è possibile visitare Monet, Cézanne, Renoir e altre storie di pittura in Francia. E infine a Genova, dove fino all’1 maggio è allestita a Palazzo Ducale la mostra Mediterraneo. Da Courbet a Monet a Matisse
 
Sempre a Genova e sempre a Palazzo Ducale, con propaggini al Castello D’Albertis, dal 30 dicembre al 5 giugno è possibile visitare L’Africa delle meraviglie, una selezione di opere di arte africana tradizionale provenienti da collezioni private italiane. A Milano è invece protagonista un grande classico del Novecento: fino al 30 gennaio è aperta la mostra Salvador Dalì. Il sogno si avvicina, allestita nel Palazzo Reale dove l’artista surrealista aveva già esposto nel 1954 (leggi la nostra recensione). 
  
Ancora a Milano, Palazzo Marino in accordo con il Musée du Louvre espone un capolavoro della storia dell’arte: dopo La conversione di Saulo di Caravaggio e il San Giovanni Battista di Leonardo, è la volta di Tiziano con la sua Donna allo Specchio (1514, a destra),  una sola opera accolta in un allestimento ad hoc e visibile gratuitamente per tutta la sua permanenza in città, cioè fino al 6 gennaio. Classicissimi e popolarissimi sono anche il Modigliani scultore, di scena al MART di Rovereto dal 18 dicembre al 27 marzo; e Rodin. Le origini del genio, in programma al Palazzo Leone da Perego di Legnano (MI) fino al 20 marzo.
 
Ferrara riscopre invece l’artista settecentesco Jean Siméon Chardin. La mostra, Chardin. Il pittore del silenzio, aperta fino al 30 febbraio, è allestita al Palazzo dei Diamanti e ripercorre le tappe principali del percorso artistico di Chardin attraverso una selezione di opere provenienti da musei e collezioni private di tutto il mondo.
 
In occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, le Scuderie del Quirinale presentano una grande mostra per illustrare come la pittura italiana abbia rappresentato gli eventi che tra il 1859 e il 1861 hanno portato il nostro Paese alla conquista dell'indipendenza e dell'unità nazionale. 1861. I pittori del Risorgimento può essere visitata fino al 16 gennaio e presenta le opere dei maggiori artisti dell'epoca tra cui Francesco Hayez, Giovanni Fattori e Silvestro Lega. Sempre nella capitale, la Fondazione Roma Museo  propone Roma e l'antico. Realtà e visione nel ‘700, aperta fino al 6 marzo.
  
 
damien hirst.jpgCONTEMPORANEA
Se alla tradizione preferite la tecnologia e la sperimentazione, la mostra che fa al caso vostro è un ibrido tra una realtà virtuale composta di soli ologrammi e la commedia dell’arte. In corso a Milano, al Palazzo della Ragione, fino al 13 febbraio, Caravaggio. Una mostra impossibile, ricrea attraverso un sistema di proiezioni 65 opere di Michelangelo Merisi altrimenti disseminate in musei, chiese e collezioni private. Ad accompagnare i visitatori nel percorso, giovani attori impersonano il Caravaggio.
 
Non manca l’offerta nemmeno per chi ama la contemporaneità. A Firenze, Palazzo Vecchio ospita l’artista contemporaneo per eccellenza: Damien Hirst (a sinistra). La sua mostra, For the Love of God, è aperta fino all’1 maggio ed è composta da una sola opera, il celebre teschio tempestato da 8.601 diamanti. Da quando è stato creato, For the Love of God è stato mostrato al pubblico solo due volte, a Londra e a Amsterdam, prima di questo passaggio fiorentino.
 
A Parma espone invece un grande contemporaneo italiano, Claudio Parmiggiani: fino al 16 gennaio, la sua personale Naufragio con spettatore è allestita al Palazzo del Governatore e nella Chiesa di San Marcellino, una costruzione del 1540, abbandonata da quasi un secolo e soltanto oggi riaperta al pubblico. La mostra comprende una ventina di opere: l’installazione principale è una grande barca a vela di oltre 14 metri di lunghezza, realizzata da un maestro d'ascia all'inizio del Novecento ed adagiata su di una distesa composta da oltre 100 mila volumi (leggi la recensione).
 
A Torino il contemporaneo arriva dall’Est: fino al 27 febbraio la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta Modernikon. Arte Contemporanea dalla Russia (il 2011 sarà l’anno della cultura e della lingua italiana in Russia e della cultura e della lingua russa in Italia). L’esposizione include una ventina di artisti che lavorano con diversi mezzi espressivi, dalla pittura alla scultura, al video alla fotografia all’installazione. (la nostra recensione).
La stessa Fondazione, nella sede di Aosta, il Centro Saint-Benin, propone fino all’8 maggio la mostra Il Coraggio, una lettura della propria collezione che riunisce le opere di numerosi internazionali tra cui Maurizio Cattelan, Marta Dell’Angelo, Jenny Holzer e Armin Linke.  
 
A Milano, la contemporaneità è in mostra alla Fondazione Arnaldo Pomodoro con la mostra La scultura italiana del XXI secolo, aperta fino al 14 febbraio. Attraverso le opere di ottanta artisti nati nella seconda metà del secolo scorso, da Luca Pancrazzi a Adrian Paci a Vanessa Beecroft, la Fondazione analizza le ultime tendenze italiane nel campo delle discipline plastiche. Sempre fino a metà febbraio, la Fondazione ospita Oil’s Well, Let's Play!, una serie di sculture mobili che comprende teschi, carri e mappe geografiche create dall’indiano Riyas Komu. L’Hangar Bicocca presenta invece Terre Vulnerabili – A growing exhibition, un progetto composto da quattro mostre curate da Chiara Bertola e destinate a svilupparsi fino a maggio, coinvolgendo oltre trenta artisti internazionali tra cui Hans Op de Beek, Carlos Garaicoa e Nari Ward.
 
Contemporanei eppure ormai quasi tradizionali, ancora a Milano, sono i tombini decorati da cinque street artist internazionali nella parata Sopra il Sotto, visibile a Milano, in via Montenapoleone, fino a fine dicembre.
A Roma, il MACRO non si risparmia mai. Tra le tante mostre organizzate, ricordatene almeno tre, tutte aperte fino al 6 febbraio. La prima è Laboratorio Schifano che presenta al pubblico per la prima volta più di duemila immagini realizzate da Mario Schifano ed esposte lungo un grande labirinto trasparente e percorribile. La seconda è Antony Gormley: Drawing Space, un’ampia mostra di disegni Nico-Vascellari-Blonde-parete-sinistra.jpgdello scultore inglese Antony Gormley. La terza è Nico Vascellari: Blonde, un progetto ideato dall’artista italiano appositamente per le pareti curve del museo e realizzato con immagini tratte da riviste di moda. (a destra)

A Modena, il Palazzo Santa Margherita e la Palazzina dei Giardini fino al 6 marzo presentano invece Lo spazio del sacro: una collettiva con opere di alcuni tra gli artisti della scena contemporanea internazionale che hanno riflettuto sul tema del sacro: tra loro, Chen Zhen, Anish Kapoor e Richard Long. Ogni opera occuperà in completa solitudine un ambiente della Galleria, amplificando così la propria capacità di entrare in relazione con gli spazi architettonici e con il pubblico.
 
IDEE REGALO PER I RITARDATARI
In caso foste a corto di idee natalizie, l’arte vi viene in soccorso. A Bergamo fino al 16 gennaio è aperto il GAMeCSHOP, un punto vendita temporaneo di cataloghi, oggetti d’arte e di design inaugurato dalla Galleria di Arte Moderna e Contemporanea in occasione della mostra Il museo privato. La passione per l’arte contemporanea nelle collezioni bergamasche, composta da circa 200 opere altrimenti inaccessibili. 
 
Un'altra perfetta idea per i doni sono le carte sostenitrici, che si possono acquistare anche online: la T-friends della Triennale di Milano (da 20 euro) e la HB Friends dell’Hangar Bicocca  (da 10 euro), la card per accedere alle mostre del Palazzo delle Esposizioni e delle Scuderie del Quirinale (da 40 euro), quella per sostenere la Collezione Guggenheim e le sue mostre (da 19 euro) o quella di Palazzo Grassi e Punta della Dogana (da 30 euro).



Tags: caravaggio, Damien hrist, Edward Munch, Giudizi sotto l'albero, impressionismo, La donna allo specchio, Macro, marco Goldin, mick jagger, mostre, natale, Silvia Conti, Tiziano,
27 Dicembre 2011


Carta da regalo: Se non badate agli sconti e puntate alle novità, ecco tre ultimi suggerimenti di arte da donare: il libro italiano su writer più famoso di tutti i tempi, Bansky. Il terrorista dell’arte, di Sabina de Gregori (25 euro, Castelvecchi).
Il libro che raccoglie gli straordinari studi fotografici sul movimento dell’inglese Eadward Muybridge, The Human and Animal Locomotion Photographs, di Hans Christian Adam (49,99 euro, Taschen).
E infine le creature di un editore che forse faticherete a trovare nella grande distribuzione ma che sicuramente non vi deluderà: Fermoeditore. Titoli come La scomparsa della cucina, di John B. Dancer e Cecilia Mistrali, Dynamite stories, dell’esplosivista Danilo Coppe, o il fumetto crivellato Goldfish, di Alessio Alberici, sono realizzati in piccole tirature, con carte e rilegature ricercate e sperimentali, e sono incentrati su fotografie, disegni e grafiche davvero originali

giudizio:



7.614
Media: 7.6 (5 voti)

Commenti

Invia nuovo commento

Il contenuto di questo campo è privato e non verrà mostrato pubblicamente.
 
CAPTCHA
Questa domanda serve a verificare che il form non venga inviato da procedure automatizzate
Image CAPTCHA
Enter the characters (without spaces) shown in the image.