• Seguici su:
ARTE

In gita al PArCo con Corrado Cagli

Il nuovo museo a cielo aperto di Pordenone rende omaggio al pittore che fu compagno di strada (e in un certo senso maestro) di Guttuso e Capogrossi. Dagli anni passati a Roma al soggiorno forzato con i surrealisti americani, un percorso lungo mezzo secolo articolato su quattro piani


di Chiara Di Stefano

Corrado Cagli, Le spie al palo, 1947


Capita raramente nel piovoso Friuli di trovare una giornata di sole in pieno inverno, ma il giorno della mia visita al PArCO (Pordenone Arte Contemporanea) c'erano dodici gradi e un sole accogliente. La giornata ideale per visitare un museo integrato nel parco pubblico della città, messo a nuovo e cosparso di rose per un progetto (MIRA) a metà tra l’arte pubblica e l’architettura di paesaggio che vedrà il suo fulgore in maggio. 
 
img1 .jpgUn po' museo austriaco, un po' parco inglese, questa struttura sembra avere le premesse giuste per diventare un piccolo gioiello. Ahimé di anglosassone però non ha nulla la puntualità degli addetti né tantomeno la cortesia del personale che sembra quasi infastidita dalla presenza dei visitatori. Fortunatamente l’arte è spesso più comunicativa di molte addette alla reception e il bel percorso cronologico che si snoda nei primi due piani della struttura ha immediatamente fugato ogni ombra di malumore.
 
La mostra Corrado Cagli e il suo magistero è articolata sui quattro piani della struttura - che non brilla per particolare acume architettonico e lascia evidenti postumi di labirintite al visitatore. I curatori si sono avvalsi di un comitato scientifico per ricreare il contesto di produzione di questo artista che è stato un perno per tutta la sua generazione e compagno di strada di Renato Guttuso, Capogrossi e i fratelli Balsaldella. A questi ultimi tre, friulani, è dedicato un piano intero, soprattutto a Mirko Balsaldella, allievo di Cagli prima che questi fosse costretto a trasferirsi negli Stati Uniti a causa delle leggi razziali (a sinistra, Mirko, 1936) 
 
In America Cagli trova nuove ispirazioni e nuovi stimoli, abbandona il ritorno all’ordine per farsi influenzare dal surrealismo importato dai francesi, di gran moda tra giovani artisti americani come Gottlieb e Pollock. Quello che più di tutto colpisce dell’opera di Cagli del periodo dell'esilio sono i disegni su carta che narrano della sua esperienza come soldato in Oregon e delle suggestioni derivate dalla tragedia di Buchenwald e che sono ben collocati nel sottotetto della struttura museale (sotto a destra, Buchenwald, 1946)
  
Per accedere a questo ultimo piano soppalcato si passa sotto a una fotocellula che aziona un contatore enorme simile a quelli delle casse del supermercato e che emette un suono acuto e poco consono ad una sede espositiva: un metodo un po' invasivo per controllare che i visitatori non superino la capienza indicata.immagine3.jpg
 
Al suo ritorno in Italia, Cagli passa da Roma dove entra in contatto con il talentuoso Leoncillo e con un giovane Capogrossi - con il quale instaura un rapporto di reciproco scambio che sarà proficuo per entrambi. Sottolineata anche l'attività poco conosciuta dell’artista come di costumista per opere teatrali, con la presentazione di alcuni abiti di scena degli anni 70. Ancora una volta a colpire è soprattutto la versatilità di un artista che ha attraversato con intelligenza il tempo che ha vissuto, tenendosi sempre al passo con la storia. 



Tags: Chiara Di Stefano, Corrado cagli, Corrado Cagli e il suo magistero, Galleria Armando Pizzinato, jackson pollock, pordenone, recensione, renato guttuso,
18 Gennaio 2011

Oggetto recensito:

Corrado Cagli e il suo magistero, PARCO - Galleria d’arte moderna e contemporanea A. Pizzinato viale Dante Alighieri 33, Pordenone

Fino a: 30 gennaio 2011
A cura di: Fabio Benzi e Gilberto Ganzer.
Orari: da lunedì a venerdì dalle 15 alle 19. Weekend e festivi, dalle 10 alle 20
Ingresso gratuito
Catalogo: a cura di Skira, 35 euro
Info:0434 523780; info@artemodernapordenone.it
Sito: www.artemodernapordenone.it

giudizio:



7.218
Media: 7.2 (5 voti)

Commenti

Invia nuovo commento

Il contenuto di questo campo è privato e non verrà mostrato pubblicamente.
 
CAPTCHA
Questa domanda serve a verificare che il form non venga inviato da procedure automatizzate
Image CAPTCHA
Enter the characters (without spaces) shown in the image.