Un no in amore per una donna pesa infinitamente più di un no istituzionale o politico: se quest'ultimo spinge alla lotta, l'altro deprime e basta. Perchè non essere desiderabile sessualmente è ancora considerato il più terribile stigma. E allora cerchiamo di sfatare questo tabù, provando a incassare rifiuti con stile
di Giulia Blasi
Illustrazione di Elide Gramegna
All’inizio mi sembrava una grande idea, questa di chiamare le donne a “prendere l’iniziativa”. Da quando non è più peccato mortale farlo in amore, non si capisce come mai sia diventato così difficile farlo in società. In amore, tutto sommato, siamo sempre più vulnerabili che in altri contesti. Un “no” incassato da un desiderato amante pesa infinitamente di più che un “no” istituzionale o politico. Il primo demoralizza, il secondo può persino galvanizzare, rinvigorire nella lotta. Non ci fermeranno mai, eccetera. Hai voglia a dire “non ci fermeranno mai” davanti a un due di picche, a meno che tu non abbia la vocazione della stalker e un talento come bollitrice di innocenti coniglietti. Eppure dovrebbe essere meno grave: più personale, più circoscritto, con conseguenze che difficilmente si estenderanno alle nuove generazioni.
A pensarci bene, una delle cose che distinguono gli uomini dalle donne è proprio la quantità media di due di picche collezionati nel corso dell’esistenza. Il perché, lo sappiamo: è una questione di incidenza statistica, più volte ci provi più è facile che tu venga rimbalzato, ma per la legge dei grandi numeri prima o poi un risultato lo si ottiene. C’è chi è metodico, chi insegue solo un tipo specifico e chi pratica la pesca a strascico, ma tutti prima o poi devono fare i conti con un rifiuto. I più, abbozzano e tirano dritto. (Altri, invece, ti si appostano fuori casa. Ma è un’altra storia.)
Ecco, allora, l’esercizio utile che proporrei alle donne è provare a prendere molti due di picche. Mica solo dagli uomini, si capisce, ma quelli presi dagli uomini sono rivelatori, e forgiano il carattere. Posto che solo le infinitamente bone piacciono a quasi tutti, e nemmeno loro piacciono a tutti-tutti, a noi normali rimane un campo infinitamente vasto di uomini proponibili a cui fare proposte, e da cui essere rimbalzate.
La prima volta è tremenda. Poi si impara a incassare con stile. Più donne lo fanno, più due di picche vengono distribuiti, meno grave sembra il singolo due di picche all’individuo che lo riceve e alla comunità tutta, che vede nell’indesiderabilità sessuale il peggior stigma per una donna. Puoi essere incapace, ignorante, scarsa di tutto ma non di attrattive fisiche: se riesci a elaborare e superare il trauma di sentirti poco gnocca, tutto il resto è facilissimo.
Pensateci.
Andare all’arrembaggio con l’idea di dare musate sulla carena della nave può sembrare un concetto autodistruttivo, ma l’allenamento fa miracoli: non solo si diventa impermeabili alla delusione, ma il tempo di rimbalzo è sempre più breve, e le capacità si affinano. Gli uomini lo sanno, e infatti iniziano presto, da ragazzini: un adolescente prende una quantità di pali direttamente proporzionale alla sua incapacità di rapportarsi con gli esseri femmina che gli passano davanti. Poi impara.
E direte, che c’entra tutto questo con l’iniziativa sociale? Con il progresso, i diritti, l’emancipazione?
Probabilmente niente. Ma se c’è una cosa che alle donne non è mai mancata – mai, in nessuna parte del mondo e nemmeno in Italia – è l’iniziativa. Intesa come capacità di fare le cose per prime, portarle avanti, consolidarle, farle funzionare. Le donne sono state in prima linea in ogni battaglia per i diritti civili, si sostituiscono de facto al welfare che non c’è. E ogni volta che qualcuno mi domanda “Come mai le donne non prendono l’iniziativa?” io penso “Ma di che donne state parlando?”
Certo che la prendiamo, l’iniziativa. Non ci resta che liberarci delle paure residue: forza, avanti, tutte fuori a prendere due di picche. Anche le accoppiate, anche le sposate di lungo corso. È per una buona causa.
Tags: 8 marzo, amore, diritti civili, diritti politici, donne, due di picche, femminismo, Giulia Blasi, iniziativa, rifiuto,
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da uomo, approvo lo spirito
da uomo, approvo lo spirito dell'articolo!
AMEN, sorella!
AMEN, sorella!
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