
Oggetto recensito:
C'è già chi ha definito il nuovo prodotto della Sisal una droga pesante” e c'è da crederci vediamone il perché. Si gioca un euro. Una somma irrisoria, accessibile a tutti, con la variante che possa, in caso di elevata fortuna, consentirci di portare a casa una rendita vitalizia di euro 4000 al mese per 20 anni, trasferibile in caso di morte, agli eredi. Perché non provarci, un euro cosa sono? Presentato in questa veste, Win For Life si mostra inoffensivo, invece può devastare l'individuo, con lo stesso effetto di uno stupefacente senza ingestione di alcuna sostanza. Tredici estrazioni al giorno, dalle otto di mattina alle otto si sera, sette giorni su sette, venti numeri e solo dieci da indovinare più il numero jolly sorteggiato dal sistema elettronicamente. L'impulso per il gioco potrebbe divenire irrefrenabile, perché si ha la certezza della vincita in modo immediato o al massimo nel giro di sessanta minuti. La tensione che accompagna il giocatore è forte, tanto da innestare nella sua psiche un circolo di autodistruzione. Se si perde, si gioca un altro euro col tentativo di rifarsi, se si vince si gioca la discreta somma sperando di colpire il bersaglio della rendita vitalizia. L'istigazione al gioco è come l'assunzione di uno stupefacente, si prende una volta pensando di smettere quando se ne ha voglia, invece nell'attimo in cui si compie il primo passo, si cade in un circuito vizioso dove se ne esce esanime. Come cita l'articolo 1 della costituzione, l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, ma la realtà è ben diversa: 2.055.000 euro vinti a Roma lo scorso settembre centrando una quaterna su Ruota solo nel mese di agosto il Lotto ha distribuito vincite per oltre 322 milioni di euro, mentre in tutto il 2009 i premi pagati sono stati di 2,2 miliardi di euro. La disoccupazione al 7,4%, occupati mai così giù da 15 anni. Negli ultimi tre mesi il Superenalotto ha distribuito vincite milionarie mentre nel versante occupazione, nello stesso periodo sono stati bruciati 400 mila posti di lavoro. Se in passato il gioco scommessa era un divertimento, oggi è un gioco d'azzardo a tutti gli effetti e lo Stato invece di creare occupazione, sforna a ripetizione giochi, invitando la gente a tentare la fortuna, perché visto come gira l'economia, è più facile centrare una vincita che trovare un lavoro onestamente pagato.
Commenti
è chiaro che lo stato lucra e
è chiaro che lo stato lucra e guadagna sulle miserie e di chi pensa che vincere (grandi) ricchezze sia l'unica soluzione per vivere / sopravvivere. Sono sempre stato contrario ai giochi statali, anche se il Win non è proprio male come idea; sistemarsi fino alla pensione, dal mio punto di vista di 50enne.
Si giochi chi può !
Roberto Urios
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