TEATRO
Il dramma che lo stesso Pirandello trasse da una sua novella, portato in scena da Gabriele Lavia (con la figlia Lucia) dopo quasi cento anni. Che si sentono tutti
di Igor Vazzaz
Un imponente interno borghese dagli alti e inquietanti finestroni verticali, avvolto nella fioca luce retrostante o dai proiettori con parsimonia ritagliati a calibro sulle sagome degli attori. L’opacità d’una tela semitrasparente rende la teoria ancor più flebile, ovattata: solo il sollevarsi del drappo ne segnala in senso compiuto la presenza all’occhio miope dello spettatore. La realtà è nascosta, celata tra le pieghe del non detto, dai velami sordidi del taciuto, dell’insinuato in faccia o alle spalle delle persone. A segnarne irreparabil
19 Novembre 2012
TEATRO
Per celebrare fasti e violenze della verde età, il regista romano riporta sulle ribalte lo spettacolo che lo consacrò nell'82. In questo I Masnadieri di Schiller lui non va in scena, ma lascia spazio agli attori della Giovane Compagnia del Teatro di Roma. A suonare datata, però, è l'idea stessa delle nuove generazioni
di Igor Vazzaz
I giovani, strana entità: mobile, mutevole (quelli di ieri, oggi sono adulti, forse; quelli di oggi, adulti lo saranno, magari), eppure sempre evocata, blandita, costantemente puntata da un mercato che, a sessant’anni dall’invenzione del rock’n’roll, l’ha eletta peculiare riserva di caccia. Certo, i tempi son cambiati: una volta esser giovani era indiscussa benedizione, adesso, coi neodottori alle cornette congestionate dei call center, si gode meno, benché l’agio dell’età sia tuttora fuor di dubbio. E proprio ai ragazzi si
06 Ottobre 2011