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FILM

Il sottotitolo è Senza identità. In realtà il thriller di Jaume Collet-Serra è un tipico caso di identità multipla, per il modo in cui mette insieme classici e meno classici del cinema di suspence: da Hitchcock a Polanski, mantenendo alti ritmo e intelligenza


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Una bella coppia americana, la manina bionda di lei quasi persa nella manona di lui, un arrivo a Berlino, un congresso internazionale sulle biotecnologie, una valigetta smarrita... Siamo dalle parti di Frantic di Roman Polanski(1988) che a sua volta parafrasava Hitchcock; non a caso ci sono abbondanti rimescolamenti direttamente attinti dal maestro stesso (Il sipario strappato, 1966) nonché reminiscenze del precedente film di Mark Robson, Intrigo a Stoccolma (1963). Tutti lontani nel tempo, ma noti comunque perché ancora oggi cavalli di battaglia di alcuni sonnacchiosi circu
11 Marzo 2011

FILM

Appena ventinovenne e già al secondo film, la regista francese mira in alto. Il padre dei miei figli è ispirato alla figura del produttore cinematografico Humber Balsan, suicida per via dei troppi debiti. Un dramma di notevole perfezione formale, ma senza la giusta consistenza


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Cominciamo da prima dell’inizio, ossia dal titolo: subito vengono in mente famiglie allargate, rapporti modulari, intrecci multipli, ossia il geniale Claude Sautet con i suoi anni '70: E’ simpatico ma gli romperei il muso, Tre amici, le mogli e (affettuosamente) le altre, ecc. Ora trasferiamoci a dopo la fine, ossia alla canzone che accompagna i titoli di coda: Que sera sera, Oscar 1956, scritta per il film di Hitchcock L’uomo che sapeva troppo e cantata da Doris Day. Grandi riferimenti...   In mezzo, il film e la sua artefice, ossia la giovanissima regista (cl
23 Luglio 2010