A Grottammare, nelle Marche, si festeggia il duecentesimo anniversario dalla nascita del grande compositore con un festival interamente dedicato. Mercoledì 27 il pianista ungherese Péter Balatoni ha aperto le danze, che non si chiuderanno prima del 26 agosto
di Giovanni Desideri
La musica classica festeggia spesso anniversari: quest’anno, per esempio, i duecento anni dalla nascita di Franz Liszt. A Grottammare, cittadina costiera nel sud delle Marche, dove Liszt soggiornò sei settimane tra luglio e agosto 1868 ospite del conte Fenili, si svolge da nove anni un festival dedicato al compositore ungherese, “il più grande pianista della storia”, come viene spesso definito da più parti, una rassegna organizzata dalla locale sezione della Gioventù Musicale d’Italia sotto la direzione artistica del clarinettista Federico Paci.
E l’edizione 2011 del Festival Liszt di Grottammare è iniziata sotto i migliori auspici, con la consueta anteprima di luglio, andata in scena mercoledì 27, prima della serie di appuntamenti come sempre programmata per la seconda metà di agosto. La chiesa di Santa Lucia, al paese alto, ha ospitato un concerto del trentaquattrenne pianista ungherese Péter Balatoni, che nel corso del 2011 effettua una tournée mondiale patrocinata dal ministero della Cultura ungherese (il primo concerto fu lo scorso 8 aprile a Torino, al Circolo degli Ufficiali dell’Esercito, nell’ambito dei festeggiamenti per i 150 anni dell’unità d’Italia).
A Grottammare Balatoni ha eseguito un programma molto interessante, incentrato sui contrasti tra masse sonore e timbri da un lato e un melodico raccoglimento dall’altro, in brani di Liszt come Invocation o Funérailles (tratti dalla raccolta Harmonies poétiques et religieuses). Seguiva una pagina di Francesca Virgili (nella foto insieme al pianista), brava compositrice marchigiana, dal titolo Polvere di stelle: brano non scritto per la circostanza ma davvero – e non sembri un facile giudizio – di carattere “lisztiano” per gli stessi caratteri detti sopra nel quadro di un’atmosfera generalmente rarefatta e suggestiva.
Prima parte del concerto di Balatoni conclusa con la Rapsodia ungherese n. 15 – Marcia Rakoczy di Liszt, più brillante e spigliata dei brani iniziali. Dopo la pausa, il pianista ungherese ha proposto un nuovo numero dalle Harmonies, la Benediction de Dieu dans la solitude, seguita dal Liebeslied di Schumann e dal finale, La vallée d’Obermann di Liszt, mentre come bis è stata ripresa la Rapsodia ungherese. Esibizione attenta e concentrata, quella di Balatoni, con un suono pulito e preciso al cospetto di composizioni spesso costellate da grandissime difficoltà tecniche come appunto quelle di Liszt.
Si conferma in generale una rassegna di alto livello, il Festival di Grottammare, come si vede anche dall’elenco dei pianisti che vi hanno suonato dal 2003 ad oggi: veri e propri ‘nomi’ della scena classica internazionale, da Leslie Howard, l’unico ad aver inciso in decine e decine di cd l’intera produzione dell’ungherese, a Michele Campanella, Maurizio Baglini, Paolo Restani, Roberto Prosseda, Rinaldo Alessandrini, Paolo Marzocchi, Lorenzo Di Bella, la giovane Beatrice Rana, il francese Pierre Réach e vari altri.
Quanto all’edizione di quest’anno da non perdere, senza nulla togliere agli altri, il concerto di martedì 23 agosto, quando si esibiranno il basso-baritono Andrea Concetti, originario proprio di Grottammare ma famoso a livello internazionale, accompagnato al pianoforte da Giulio Zappa, eseguendo musiche di Mozart, naturalmente Liszt (Consolazioni per pianoforte e i Tre sonetti del Petrarca) e poi Rossini, Bellini, Donizetti e Tosti.
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Peter Balatoni al Festival Liszt, Grottammare, 27 luglio 2011
Date: cinque concerti dal 18 al 26 agosto. Tutto il programma su www.festivaliszt.it
Premio: Il festival assegna ogni anno un Premio Liszt ad una personalità che si sia occupata di questo compositore, e a Grottammare si ricordano “benemeriti” come la studiosa Rossana Dal Monte o il pianista e didatta Sergio Perticaroli.
Roma: grandi celebrazioni in tutto il mondo per i duecento anni dalla nascita di Liszt, una “maratona” in programma al Parco della Musica di Roma con esecuzione di tutte le composizioni per pianoforte, organizzata da Michele Campanella e la partecipazione di quasi tutti i pianisti citati.
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