
Oggetto recensito:
UN TEATRO ROMANO * TRA LE LUCERTOLE
* “MAPPE DELLA MEMORIA” - Il teatro romano: esperienza di archeologia urbana in età romana - Sala Docens Piazza Roma Ascoli Piceno 23. 4.'10 ore 17
Sarà che in duemila anni i bravi ascolani “il loro bel teatro se lo son mangiato tutto, o ci han fatto la calce”, ma vuoi mettere la goduria d’andare a caccia di lucertole tra i ruderi delle sue vetuste gradinate sommerse dalle sterpaglie… Quando Morganti evoca con affetto questo fanciullesco “utilizzo” del negletto teatro, fino a qualche decennio fa dimenticato e nascosto (tanto che guizzanti lucertole ci facevano i nidi), la sala ha un brivido di partecipazione. Lo stesso quando l’appassionato, e insieme prudentissimo, soprintendente Landolfi racconta dei rinvenimenti della parte terminale della cornucopia della dea Fortuna, e della “ poltroncina n.25 ” riservata alla signora Pomponia (che come oggi o aveva un abbonamento a vita o era la moglie di un senatore. Certo non pagava).
Ecco, Ascoli dalla prossima estate ritroverà uno splendido teatro romano in più: lo stanno restaurando con saggezza, conservandone lo stato di rudere - niente accanimento terapeutico, per fortuna - e per questo il suo fascino rimarrà intatto. Certo, specie al tramonto, da lì non si godrà più come secoli fa, “in ortogonale”, dello straordinario paesaggio cittadino. Vedremo l’architettura che oggi ci meritiamo.
Comunque ti invidio, Ascoli. E ancor più t’invidierei se ti applicassi a resuscitare con amore anche l’ex Cinema Olimpia, ormai morto. Manco le lucertole c’ha. E puzza di fritto.
23.4.'10 Giorgio Camaioni
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