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Oggetto recensito:
Un Clarinetto nel didietro
di: Giorgio Camaioni




Un Clarinetto nel didietro

[ Renzo Arbore con L’Orchestra Italiana 21. 7. ’10 h21.30 Porto Turistico (Piazzale) S. Benedetto del Tr. ]

Ai biglietti (in pre-vendita) da 57.50 – 46 – 34.50 euri, si sono aggiunti oggi quelli da 25 (in piedi, sulla spianata del porto!). Un’ora prima del concerto pare s’aggiungeranno anche i biglietti da 18 euri in ginocchio sull’asfalto a grana media e all’ultimo momento quelli da 9.99 euri, in ammollo nell’acqua putrida, appesi per un braccio alle cime di ormeggio dei pescherecci. Mentre il Comune ha già sborsato le sue (sue?) brave decine di migliaia di euri di “contribuzione”(10 – 20 – 30 mila?) per rendere possibile “lo straordinario evento che tutti ci invidieranno”. Quindi ho già pagato anch’io. Anche se stasera preferisco andare gratis all’Inferno di Vincenzo Di Bonaventura: meglio Brunetto Latini e il XV canto.

Mi piace Renzo Arbore: la sua capacità di intrattenimento, le sue invenzioni, la sua musica scanzonata senza problemi… Sì, anche “Il clarinetto”. Ma non nel didietro. Mi piaceva di più Arbore uomo-di radio, fin da quando - primi anni ’70 - ascoltavo adorante il suo geniale “Alto Gradimento” tutti i giorni all’ora di pranzo. Un’ora e tre quarti di intervallo sul lavoro: mezz’ora in trattoria primo secondo e mela 800 lire e quasi un’ora accartocciato nella Dyane cacarella scoperchiata sulla piazza davanti al bar di Potenza Picena con l’Autovox estraibile a tasti OM-OL-MF accesa. Tornavo in fabbrica ricaricato, con un altro umore. Sicuramente rendevo di più. Bontempi avrebbe dovuto pagarlo, Arbore…

In questi luridi tempi di vita grama invece, il povero Arbore, dovendo anche lui sbarcare il lunario, deve peregrinare con la sua orchestra in tutto il mondo. Perché, senti-senti, sarebbe lui “l’Ambasciatore della Musica e della Cultura Italiana”, dalla Cina all’Uruguay, dall’Australia al Canada, dal Giappone alla Russia…. Per forza che i Comuni lungimiranti devono pagarlo, sennò quello se ne va all’estero. Per forza che gli organizzatori privati devono mettere certi prezzi (mettici pure che con Arbore si batte ogni volta - anche stasera - il record dei biglietti omaggio o riservati per imbucati d’ogni risma). Pazienza se per fare un’opera buona dobbiamo prenderci l’ennesimo clarinetto nel didietro…

21. 7. ’10 Giorgio Camaioni





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