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Oggetto recensito:
A PERFECT GETAWAY
di: lorenzo velle




A Perfect Getaway, non inganni lo slogan che l’agenzia turistica ha scelto per invogliare la coppia Cliff (Steve Zhan) & Cydney (Milla Jovovich) a trascorrere la luna di miele alle Haway, perché quel paradiso del mondo che abbiamo visto (almeno il sottoscritto) in cartolina, nei film con Elvis Presley e ascoltato in centinaia di song, compreso Paolo Conte (Blue Haway/a dream in a dream/just Haway/cream in cream/Haway Haway blue and/far away), è minacciato da David Twohy, robusto narratore di epiche avventure di terra (Pitch Black, 2000), di mare (Below, 2002), nello spazio (Timescape, 1996) e di fantasy (The Chronicles of Riddick, 2004, sequel nel 2012). Cliff e Cydney sono due innamorati pazzi che hanno scelto le Haway come meta. Fanno tenerezza durante il viaggio, guardano le foto del loro matrimonio, si fanno le moine: lui è un mammone timido e occhialuto, impaurito per carattere, anche da inesistenti pericoli, anche quelli inseriti ad arte nel baedeker del viaggiatore stolido dal Valtur di turno; lei, grandi occhi verdi, è una casta diva che nella sua vita ha avuto un solo uomo prima di Cliff, per giunta sadico, figuratevi che amava sgozzare poveri cagnolini prima di fare l’amore – così, tanto per eccitarsi. Arrivati a destinazione, si accorgono che la cartolina non è affatto colorata; certo, il mare azzurro, la folta vegetazione, l’orizzonte a perdita d’occhio sono stupendi, ma gli uomini, almeno quelli che gli si parano davanti, non sono incoraggianti: prima un tipaccio tutto muscoli e cattiveria, un certo Kale, presenta credenziali psicopatiche ma per fortuna scompare subito, poi l’incontro con una coppia, Nick (Timothy Olyphant) e Gina (Kiele Sanchez) che, al contrario gli si appiccica addosso per fare insieme il cammino verso un’isola incantata. Le due coppie si rivelano presto male assortite. Cliff è dileggiato da Nick, tra loro non c’è solo la muscolatura possente del secondo contro la rachitica complessione di Nick a inimicarli sotterraneamente, di più (Twohy non rinuncia a vecchie sottigliezze ideologiche), c’è tra i due una differenza di classe, middle class contro upper class. Nick è un robusto fanfarone, rotto ad affrontare ogni insidia con il sorriso in viso, coraggioso fino al limite fisico; Nick è uno sceneggiatore famoso (almeno così dice), fisicamente depresso e ciabattante. Anche le due donne sono diverse, dolce, tenera Cydney, propositiva, sicura di sé Gina. Per essere un film horror c’è troppa sociologia? È vero, ma ditemi se Raimi, Carpenter, Cronenberg non abbiano ‘scritto’ i migliori saggi di sociologia della storia del cinema, e poi ne riparliamo. Per quarantacinque minuti non accade nulla, ma ho dimenticato un particolare importante, come ho fatto a dimenticarlo? Sulla rotta che porta all’isola, una coppia di criminali senza volto ha ucciso selvaggiamente due coppie di sposini, ha tagliato loro le dita e cavato tutti denti. Perciò nei quarantacinque minuti in cui non accade nulla, avviene che grande sia, da parte di Nick e Cydney il sospetto che Cliff possa essere il sadico assassino e Gina la sua complice. Cliff ha tutti i caratteri lombrosiani (ancorché sia più avvenente di Nick) dell’assassino nato: sprezzo del pericolo, istinto del cacciatore (durante il percorso ha ucciso un Bamby per fare il barbecue), il ghigno derisorio e le avventure che narra sembrano quelle di un mitomane. L’horror di condensa nei quarantacinque minuti che seguono con un testa coda improvviso delle immagini. Siamo nella migliore tradizione del trompe l’oeil: che cosa ho visto realmente nella prima parte, che cosa mi è sfuggito, dove il regista mi ha teso l’inganno facendomi vedere ciò che ha voluto senza trarmi in inganno come ho pensato? Perché improvvisamente il film diventa in bianco/nero? Perché la tensione arriva alle stelle e l’isola è scossa da passioni telluriche come da una scossa di arcaica ferinità? Lombroso aveva ragione? Non posso dire altro se non che di registi di b-movie come David Twohy noi e il cinema abbiamo bisogno. In giro non ne vediamo molti. Buon viaggio a tutti per A Perfect Getaway! (Un film di David Twohy. Con Chris Hemsworth, Timothy Olyphant, Milla Jovovich, Steve Zahn, Marley Shelton. Kiele Sanchez, Dale Dickey, Wendy Braun, Peter Navy Tuiasosopo, Travis Willingham, Katie Chonacas, Tory Kittles, Elizabeth Maxwell, Mercedes Leggett, Anthony Ruivivar, Jim Cruz Thriller, durata 97 min. - USA 2009).





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