
Oggetto recensito:
Osanna per un omicidio
Bello vedere tanta gente in festa. D'ora in poi, la ricorrenza dell'omicidio di Osama bin Laden sarà Festa Nazionale come il Giorno del Ringraziamento, e si mangerà e ci s'ingozzerà di tutto, non solo di tacchini. Ma mica solo in America: allo scoccare della mezzanotte, scorrendo i fusi orari del globo, si scatenerà una pirotecnica e goduriosa festa collettiva mondiale, delirio di folla visibile dai satelliti, dalle navicelle spaziali in orbita, da Marte e da Saturno...
Più del carnevale di Rio, più di uno scudetto dell'Inter, più del sangue di Sangennaro, più di una vittoria di Bersani. Proprio un osanna mondiale. Farà bene allo spirito, alla civiltà e all'economia: perchè assicurerà almeno un paio di punti di PIL, la vendita di gadget di ogni tipo, bandiere, riproduzioni, miniature, statue. E di modellini: quello della pistola che ha colpito Osama in fronte, quello dell'elicottero e dei cavalieri che fecero l'impresa, e dal vespabruno il plastico trapezoidale dell'edificio con la stanza (con la lucetta dentro) dove Osama è stato acchiappato. Oggetti anche da lancio, che all'occorrenza possono rompere più di due denti.
Ganzissimo il 2 maggio, si farà ponte.
Già questa prima edizione, senza un minimo d'organizzazione, è stato un successo. Ma ve l'immaginate il prossimo anno, quando aderiranno proprio tutti. Anche alcuni paesi arabi oggi riluttanti e i pakistani, adesso comprensibilmente indecisi.
Dopo la "guerra umanitaria", non poteva mancare l'"omicidio umanitario".
2. 5. '11 Giorgio Camaioni
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