
Oggetto recensito:
Neppure cento pagine, eppure Franco Mimmi è riuscito a fondervi – senza rinunciare alla scorrevolezza e alla qualità della scrittura – almeno tre libri, uno più raffinato e divertente dell’altro. C’è, innanzitutto, il corso di lettura promesso dal titolo. C’è, come conseguenza, un corso di scrittura, anche se – avverte l’autore – inutile per chi non sia scrittore “in sé”, perché questo è un mestiere che si impara ma non si insegna. C’è poi, sia pur breve, un romanzo vero e proprio, che si chiama “Entropia” (“misura del caos di un sistema fisico o più in generale dell’universo”) e che tratta, appunto, della confusione cui tende il cosmo e dunque anche la vita degli uomini, e che diventa occasione per un esempio di iper-romanzo alla Calvino e alla Perec (“infiniti universi contemporanei in cui tutte le possibilità vengono realizzate in tutte le combinazioni possibili”). A dirigere questo acrobatico e godibilissimo concerto è la bacchetta di un burbero professore di letteratura, il quale non esita a picchiare sulle dita non solo gli allievi del corso, forse ansiosi di carpire l’arte dello scrivere solo per amore della fama e del denaro, ma anche i grandi scrittori che non gli sono congeniali, denunciando quelli che sono, secondo lui, i loro limiti (Borges è “solo uno scrittore di frasi ad effetto”) e ironizzando sulle loro cattiverie (“Molti autori affermati – diceva Nabokov - per me semplicemente non esistono, i loro nomi sono scolpiti su tombe vuote”). Mimmi flagella pure “le etichette, che in questa discesa agli inferi della banalità letteraria si pretende di appiccicare su ogni scaffale e su ogni volume”, e nessun libro meglio del suo può dimostrare la vanità di queste generalizzazioni: sfugge infatti a ogni categoria, passando con facilità dal saggio romanzato al romanzo saggistico, dall’invenzione al paradosso, dalla denuncia dei trucchi all’esaltazione degli stili. Chi sappia leggere si divertirà immensamente già alla prima lettura, e chi sia desideroso di imparare segua il consiglio dell’autore di “intraprendere subito una seconda lettura, senza la quale vi sarebbe impossibile superare il rumore della trama per ascoltare la musica della sostanza sottostante”.
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