• Seguici su:



Oggetto recensito:
Lezione di pomodori
di: Giorgio Camaioni




Lezione di pomodori

[ SummerWine for Kids - Laboratorio del gusto per bambini (Slow Food) - 16. 8. '11 h 18.30 ] Palazzina Azzurra - San Benedetto del Tronto

Sembra impossibile vedere 20 bambinetti di 4 - 7 anni restar seduti per più di un'ora all'aperto intorno a un tavolo, per niente urlanti scalpitanti o maleducati, ma buoni, attentissimi e gli occhi vispi - di due - anche dietro gli occhialetti. E certe risposte... Non sembrano neanche viziati bambini italiani, più tedeschi.

Anche la lezione è di quelle impossibili: "Lezione di pomodori". Non siamo a scuola e non ha la cattedra, il giovane simpatico informale riccioluto "maestro". Sorride e col microfono fa giri del tavolo, in braccio un bel cesto di frutta di stagione, tra cui - appunto - quattro tipi di pomodori: pomodorini maturi rossi piccoli e tondi, pomodori gialli medi bislunghi con buffo pungiglione inferiore, un raro enorme pomodorone panciuto di un chilo e mezzo (!), e dei più normali San Marzano appena striati di verde. Li prende con cura e maestria (come un prestigiatore, come un mago...), li mostra ai bimbetti passandoli da una mano all'altra, li tasta, li accarezza, li annusa. Poi li distribuisce, alcuni li taglia delicatamente a rondelle, di nuovo li annusa, quindi ne assaggia la buccia e l'interno, li mangia, invitando tutti a far lo stesso, con calma, con attenzione. Quelli guardano, pensano, eseguono. Qualche affettuoso gridolino, ma quasi in silenzio. Commovente. In piedi, resto rapito come i bambini, giusto stamattina compravo di malavoglia e a casaccio anonimi pomodori dal fruttivendolo. Che bel gioco invece, riconoscerli lisci o costoluti, gustarli sugosi o carnosi, annusarne anche qualche fogliolina strofinata tra le dita "che odora più del frutto"... Poi osservarne il sapore, cioè da dove arriva, da quale punto della lingua o della bocca: dolce, salato, acido, amaro, con le infinite sfumature che si mescolano...

Alle sette e venti, dopo quasi un'ora di sospeso incanto, m'aspetterei uno scatenamento generale con in più gli interessi, e capricci, urla, scherzi, scene d'impazienza, di fame, magari anche lanci di pomodori, eh eh... M'aspetterei che spuntassero telefonini-ini gelati palloni caramelle chewingum, con impennate di decibel, genitori inutilmente nervosi placanti minacciosi, il maestro che perde pure lui la pazienza, sbotta, lancia punizioni da ridere...

Macchè. La "Lezione di pomodori" scivola verso la conclusione in un quasi-silenzio sereno e partecipato, così com'era iniziata. Magia della Palazzina Azzurra, per una volta per niente noiosa e spocchiosa come alle estenuanti cerimonie/presentazioni di qual(siasi)cosa, ammorbate da autorità civili/religiose/militari autoreferenziali-autocelebranti-autoscoccianti. Anche noi adulti, può darsi, abbiamo imparato qualcosa. Quasi vergognandocene, forse. Infatti ci si guarda in un modo nuovo e meno ostile, diventando istintivamente un po' rossi... come pomodori, come una volta.

16. 8. '11 Giorgio Camaioni www.faxivostri.wordpress.com





0





Commenti

Invia nuovo commento

Il contenuto di questo campo è privato e non verrà mostrato pubblicamente.
CAPTCHA
Questa domanda serve a verificare che il form non venga inviato da procedure automatizzate
Image CAPTCHA
Enter the characters (without spaces) shown in the image.