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Oggetto recensito:
La sedia di Cassina e lo sgabello di Pezzini
di: Giorgio Camaioni




La sedia di Cassina e lo sgabello di Pezzini *

* BID Biennale internazionale del Design GABRIELE PEZZINI, designer: Conferenza 28. 5. ’10 Ascoli Piceno

Che la sedia in tondino di ferro sulla quale ho dolorosamente pazientato per un’ora e mezza fosse di Cassina, giuro non lo sapevo. M’intendo poco di design (infatti vado alle conferenze per imparare). Ma se quella fosse frutto di design, dovremmo proprio buttarlo a mare, il design, e inventarci qualche altra disciplina per tentare di campar meglio, no? Conosco invece il secchio-sgabello di plastica di Pezzini, ne ho uno verde. A parte il buon umore che irradia, quello sì che è comodo (vabbè, non ha lo schienale…), pratico, leggero, economico, mite, perfino bello! Ci volevano 100 di quegli sgabelli, stasera, al posto delle stilose sedute-della-tortura di Cassina (ohh, l’ho ri-detto!).

Gli manca il nome di grido, ma ragazzo-Pezzini è stato perfetto. Una lectio-magistralis-al-contrario, la sua, tutta semplicità, fanciullezza, educazione, ironia che, unite a “talento” e “lavoro” sono l’essenza del vero design. Né sono mancati affettuosi “segnali di poesia”, come il racconto della performance familiare “Acqua e Sabbia” (sulla spiaggia di San Benedetto, quando la sabbia c’era…), per spiegare argomenti altrimenti astrusi e ingovernabilmente concettuali: il Metaprogetto, ad esempio. Poi le gioie e i dolori del suo mestiere, i faticati rapporti con le aziende e certi illuminati titolari che ottusamente ti promuovono o ti bocciano col solito “mi piace / non mi piace”… E’che ragazzo-Pezzini non inventa “oggettini carini”, non fa opere d’arte (il design non ambisce all’arte). E quando gli dicono no, testardo, mette su un’azienda (e che ci vuole…) e i suoi pezzi se li produce da solo. Ad ascoltarlo pare facile, però ti convince. Meno agevole seguirlo sul progetto del sibaritico ultra-comodo mega-yacht quasi più largo che lungo, come una grossa pizza quattro stagioni galleggiante…, a ragazzo-Pezzini evidentemente piace scherzare, infatti dice: se va bene (!) lo faranno fra dieci anni, buonanotte… Ragazzo-Pezzini nel 2003 con la maglia dell’Inter (oggi sarebbe facile, e neanche originale, ma una volta l’era dura…), lui ne dà anche una spiegazione… “moralizzante”: i calciatori, compresi i campioni, quando giocano male vanno a casa! I celebratissimi designer, se fanno cazzate, quando mai. Come i politici, come (quasi) tutti quanti del resto, sic… Per tornare ai “grandi” designer, che ingordi s’accaparrano le “grandi” aziende (che ci cascano), quel “genio” che ha progettato quella diavolo di sedia di Cassina, sarà tornato al lavoro dei campi?

28. 5. ’10 Giorgio Camaioni





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