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Oggetto recensito:
"Gli innamorati si parlano all'orecchio"
di: Giorgio Camaioni




"Gli innamorati si parlano all'orecchio"

[ Inediti di ENRICA LOGGI 11. 6. '11 h18 Galleria Opus (Happy Hours Culturali - Ass.Rosa dei Venti) Grottammare ]

Eravamo in tanti ad ascoltare i versi inediti di Enrica, ma è stato intimo e privato come quando lei ti telefona a casa: posso leggerti una poesia? Perchè la sua preoccupazione è sempre "scrivere qualcosa che si regga in piedi", e creare poesia è come creare una vita, come partorire, come "fare un uovo...". Anche se lei fa poesia anche quando parla, e non se n'accorge perchè è tutt'uno con lei, la poesia. Leggerezza, misura, semplicità, sincerità, gioia: come musica in parole, lette da dietro il più classico dei leggii di ferro da Banda. La sua poesia è un ruscello spontaneo - Tacciono gli asfalti... - ti ci puoi anche solo bagnare - Incontri la serpe d'acqua che scansa le pietre - pescando parole qua e là - Sfilandosi di bocca le vocali - o gruppi di parole. Scintille nel limo e il tuo mondo sghembo si rasserena, le tue Ore gelate si disgelano... Si alza il volume della nuvola...

Poi da una scatola di cartone rosa escono le poesie dimenticate e segrete che erano destinate a perdersi, se non le salvava chi seguendola passo passo raccoglie, ordina, conserva... Nulla sapevo della tua andatura... Poesie scritte al volo dove capita, su fogli di fortuna, tovagliolini da bar, scontrini di parrucchiere, cartoncini pubblicitari, carte arrotolate, biglietti di un festival Ferré... Speranze che un piccione aveva scritte sul collare...

Noi amici ci chiama sue "sentinelle", e quasi si scusa, Enrica, quando ci racconta delle lotte del poeta a sfidare l'indifferenza - Non riconosco i cuori sotto le giacche, eppure ci sono - e ci racconta di quello sconosciuto ma bellissimo e fragile fiore di campo che appena colto si richiude per sempre scomparendo in silenzio da un mondo tradito, o della sventurata Tamerice di Tesì, come un globo,... non faceva giardino. O quando ci incita a scovare il bello, che è vicino e spesso s'annida tra il degrado e l'abbandono - Piovose sirene del porto - come i "luoghi felliniani" di San Benedetto vicino all'ex Atlantide, gli stretti vicoli magici del centro, quell'albero dal tronco bianco sulla Val Menocchia... posti da cui estrarre poesia. Enrica Loggi è qui, tra il sole e la neve: con la sua poesia rara e preziosa, che rapisce e consola anche noi, che poeti vorremmo essere e non siamo, mentre fra rondini baccanti... scrime d'uccelli vanno e vengono...

12. 6. '11 Giorgio Camaioni

www.faxivostri.wordpress.com

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