
Oggetto recensito:
A CHI GIOVA La violenza a Roma
"...Tutti coloro che in qualunque modo fanno torto altrui, sono rei, non solo del male che commettono, ma del pervertimento ancora a cui portano gli animi degli offesi. Renzo era un giovine pacifico e alieno dal sangue, un giovine schietto e nemico d'ogni insidia; ma, in que' momenti, il suo cuore non batteva che per l'omicidio..." [ A. Manzoni, I Promessi Sposi, cap.II ]
Che dalle stanze dei bottoni non sapessero/potessero anticipatamente neutralizzare una minoranza di imbecilli ben conosciuti a chi di dovere e a cui piace giocare alla guerra, non ce la beviamo. Nel Paese che acciuffa e punisce l'immigrato col rametto d'oleandro "rubato" per la fidanzata; che trasforma gli stadi in Alcatraz di muraglioni e sbarre contro gli ultras; che nutre una classe politica circolante - come capi mafia - in auto blindate e oscurate e protetta da energumeni armati; in cui la Legge mostra le digrignanti zanne ai deboli e guaisce ai piedi dei forti; in questo infelicissimo Paese, dunque, i responsabili della res publica provano a farci credere di non aver potuto prevedere, individuare, anticipare e isolare alcuni drappelli di microcefali prima che mettessero a ferro e fuoco Roma... E l'Alemanno che allarga le braccia...
A CHI GIOVA, ce lo dice un day after in cui la tivvù di regime, la stampa cosiddetta progressista, i perbenisti in cravatta alla Eziomauro con le sue scemenze giornalistico-televisive nel salotto buono del disciplinato Faziofabio, la stampa dei servi e dei lacchè, si stringon a coorte per oscurare il senso e la portata della manifestazione, per stracciarsi le vesti sulle nefandezze dei violenti e dei "comunistos", e sui cocci di "madonne" divelte e calpestate. Ce lo dice l'aver comodamente rimosso, dimenticato, sepolto, il voto di fiducia svergognatamente venduto e comprato solo poche ore prima...
Senonchè l'onda è di piena, e i tempi maturi per la collera: ben altra e diversa da quella sprangaiola e incendiaria di ieri. "Gli animi degli offesi" non ci stanno a farsi oscurare.
E' tempo che i responsabili del pervertimento a cui portano gli animi degli offesi abbiano motivo d'aver paura. E' tempo che i ministri De Calonne de noantri, gli spacciatori di incrollabili prosperità nel paese in bancarotta; i sinistri predicatori di (in)sicurezza che su quella han costruito fortune e potere e fatto del belpaese un arcigno lager xenofobo; i cortigiani e i parassiti della romana sconquassata Versailles; è tempo che tutti costoro abbiano a temere per sè una "Giornata delle tegole" come nella pre-rivoluzionaria Grenoble.
E' tempo che i cortei e gli Indignados capiscano che non certo con la guerriglia urbana ma neppure con gli slogan e i bellaciao e le bandiere si chiameranno i responsabili a pagare la rovina e la vergogna del nostro Paese.
La marcia su Versailles degli Indignados non si farà sulle note del minuetto; non ci saranno dignitose Marie Antoinette affacciate al balcone del palazzo a placare la folla; vedremo solo squallide ombre in fuga: attori, comprimari e comparse di una stagione politica delle più miserabili e buie che il Paese ricordi.
16. 10. '11 Sara Di Giuseppe www.faxivostri.wordpress.com
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