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Oggetto recensito:
CATTIVE ABITUDINI
di: Sara Di Giuseppe




CATTIVE ABITUDINI [ Ascoli Piceno 1 ottobre 2011 - Alberto Granese: "Menzogne simili al vero" ] Sala Conferenze Libreria Rinascita h 18

Alla fine non l'ho sentito, l'autore del libro. E dire che il programma m'intrigava: avrei ascoltato di Omero e Dante, di tragici greci e poesia latina, di letteratura antica e di Novecento, dalla voce stessa dell'Autore che tanto affascinante sintesi ha prodotto. Invece no. Prima di lui parlano in sei! Sissignori, SEI. Ordine di apparizione: 1. la Responsabile dell'Università patrocinante; 2. una Docente della stessa Università; 3. il comunale Assessore; 4. la comunale Assessora; 5. un Docente dell'Università di Roma; 6. un Docente ricercatore dell'Università di Salerno. All'inizio del sesto (SESTO!) intervento, trascorsa più di un'ora, l'Autore non ha avuto ancora la parola: neppure è stato presentato "fisicamente", mentre io scommetto con me medesima su chi dei 3 seduti al tavolo, uguali nerovestiti, sia colui per il quale mi son partita apposta dalla spiaggia assolata...

Non una rarità, purtroppo, a inizio di spettacolo - conferenza - presentazione di libro - altro evento, ritrovarsi violentati dall'incontenibile presenzialismo di una corte di "addetti ai lavori" e rappresentanti istituzionali. Costretti (noi) a sorbire col peggior fastidio salamelecchi e ringraziamenti [quando non - in molti casi - municipalistici intollerabili autoincensamenti]. Esternazioni che dilagano per copiosi minuti, fiaccano la resistenza, muovono pulsioni omicide nel più mite degli spettatori. Sembra che accada però solo dalle nostre parti: sposti un po' il naso fuori e scopri che altrove gli interventi di apertura, gli eventuali ringraziamenti, sono minimali e discreti. Il "centro" è l'Autore, o l'Artista, insomma l'Ospite: presenta, illustra, disquisisce, relaziona, se è un artista si esibisce. Poi - poi! - gli approfondimenti, i chiarimenti, le domande, le sollecitazioni dell'esperto, del presentatore, del collega, le curiosità eventualmente del pubblico.

Non qui, ieri. I sei, grazie ai quali a 70 minuti dall'ora d'inizio l'autore non ha ancora proferito verbo ma elargito solo cortesi imbarazzati sorrisi, han soddisfatto le rispettive voglie di vetrina. I due "rappresentanti istituzionali", che han detto largamente di sè: l'Assessore che parla per minuti e come-sapete-ho-anche- la-delega-al-teatro [...azz, sono l'unica a non sapere]; l'Assessora che "insegno Filosofia" e non richiesta ci distilla benigne gocce di dottrina; ambedue dichiarando candidi "Non ho letto il libro": allora pensi che l'evento è certo programmato con congruo anticipo e dunque perchè mai ben due (DUE) politici invitati a partecipare e parlare non abbian fatto i compiti a casa, e abbiano scelto la vetrina anzichè tacere o dire solo "Grazie all'autore, gli cediamo la parola"... Dopo, perfino il prof di Roma schermitosi col non vorrei intervenire, abbiamo già parlato molto, la curva dell'attenzione sapete com'è... occupa col suo intervento un buon quarto d'ora. Non è l'ultimo. Segue il prof ricercatore che, infilata la testa nel portatile, s'addentra con trafelata pedanteria... dove non so, alle 19:15 mi alzo ed esco, ormai vinta. Scappo. Fuori, il popolo adolescente dello struscio comunica con suoni gutturali pre Crô-Magnon, avvisaglie di pianeta delle scimmie prossimo venturo. Via a casa, depressa.

PROPOSTA: se finalmente ci ribellassimo - noi pubblico - agli sproloquiatori-presenzialisti di contorno, istituzionali e non, se ci alzassimo rumorosamente andando via in massa ogni volta che ci rubano sfacciatamente tempo e attenzione? Un po' come quel signore che quando ospiti serali s'attardavano inopportunamente a casa sua oltre il decente orario, cominciava a transitare in pigiama... Io dico che prima o poi la smetterebbero. Le CATTIVE ABITUDINI si possono contrastare. O no?

Grottammare 2. 10. '11 [ 593 ] Sara Di Giuseppe www.faxivostri.wordpress.com





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