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Oggetto recensito:
Attento alla "nocchia"
di: Giorgio Camaioni




Attento alla "nocchia"

[ "NODI IRRISOLTI" (ventuno opere e un libro) - Personale di fotografia di Roberto Acciarri ] 11 - 26 Febbraio 2012 Sala Kursaal / Grottammare

Si dovrebbe dire nòcchio (pl. nòcchi), al maschile: "ingrossamento nodoso che si forma sul tronco o sui rami di un albero". Ma per noi, come dice Roberto, sono affettuosamente nocchie. Hanno accompagnato la nostra infanzia negli inverni di neve, quando coi legni si giocava e si costruiva, e ci si difendeva. Veramente (manco fossimo stati esperti falegnami) cercavamo di evitarle, perchè erano tutta una complicazione. Lì il legno mostra i muscoli, è duro, si ribella: se non stavi attento ti si rompeva anche il robusto temperino. Quando incappavi nella nocchia era sempre un combattimento lavorarci intorno o eliminarla. Ma il segno scuro - bellissimo come un disegno - rimaneva sempre. Circolare o ellittico, impenetrabile e misterioso. Con un'anima. Lì è certo che non potevi ficcarci nè un chiodo nè niente. Inviolabile. Senonchè anche la nocchia improvvisamente moriva e allora se ne andava quasi da sola. Sulla tavola restava il buco, leggermente bruciacchiato sul bordo, come ci fosse passato un fulmine, o l'invisibile freccia di un qualche dio...

Le inutili e scomode nocchie, lisciate e lucidate, erano però meravigliose come gli occhi. Noi le guardavamo rapiti: tutte diverse, improvvise ed enigmatiche, piene di magia, "punti centrali di qualcosa", proprio Nodi irrisolti. Più non le capivamo, più ci attiravano. Ci passavamo un dito sopra speranzosi, ma non succedeva niente... talvolta di nascosto le annusavamo. Forse avremmo voluto farne collezione. Ma noi, neppure le fotografie facevamo ancora, e quando più tardi cominciammo chi le pensava più, le nocchie...

Fino a stasera. Quando uno bravo che se ne intende e ne ha fotografate chissà quante nei boschi d'Abruzzo, Roberto Acciarri, ce ne ha portate ventuno (raccontate anche in un libro). Di ogni tipo, grandezza, forma, età, colore, stagione. Proprio la sera giusta: le nocchie di Acciarri, con la neve, io le avrei esposte fuori.

11. 2. '12 Giorgio Camaioni www.faxivostri.wordpress.com





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