
Oggetto recensito:
Altro che uomo da marciapiede...
[ BERNARD M. SNYDER / One Man Band San Benedetto del Tr. / area pedonale 29 - 30. 12. '11 orari variabili ]
29 dicembre h 19, sereno, 4°C con assenza di vento: esterno sera, via Montebello davanti all'elefantino di Salvo (lato sud), illuminazione di strada.
Alto biondo e magro, accucciato a terra, monta i suoi arnesi come un gioco di meccano. Preciso. Calmo. Li lega assieme con spaghi colorati collegati alle proprie caviglie, se li carica in spalla: quando, come un dromedario, s'alza con tutto l'armamentario, per terra non resta quasi niente. Se lui è due metri, il piatto in cima alla testa sarà almeno due e mezzo. Non serve inventario: escludendo gli ottoni, questa è un'orchestra - anzi una band - su due gambe. Un accordo alla chitarra, e parte. Solo pedoni infreddoliti e fuggenti, all'inizio; a dieci metri solo Riego, eroico, col suo tavolino volante, a raccoglier firme contro il megastoccaggio di gas. Riego - che se n'intende - drizza subito le antenne: questa è una vera orchestra con cantante incorporato! Pezzi anglosassoni anni '80 e dintorni, ballate country, pop orecchiabile o sconosciuto. Ritmi puliti, caldi, naturali, a volume giusto, quasi piano, per non disturbare. Middio-il-libraio [che aveva incontrato l'One Man Band la mattina al mercato] mi dirà poi: Otto & Barnelli, ma da solo.
Bernard M. Snyder il nome, von Hamburg. Più di vent'anni di carriera "nomade" per mezzo mondo (vedi il sito). Musicista vero, completo, libero, bravo, comunicativo. Parla italiano meglio di me. Il freddo gli fa un baffo, già che per azionare i marchingegni di quella macchina di Leonardo ha tutti gli arti sempre in movimento. Suona canta e marcia sul posto non allontanandosi un centimetro dall'elefantino, che si va incredibilmente popolando di bambini insensibili al gelo e alle genitoriali impazienze... Almeno 4 armoniche a bocca (due per tasca di jeans), che alterna sul reggi-armonica a collare; chitarra acustica; grancassa-rullante-charleston-tamburo-piatti e tanica-amplificatore nera con tappo rosso(!), a tracolla come una borsa. Un'apoteosi se avesse esibito anche la chitarra-lavatrice autocostruita con parti di lavatrice, "dal timbro particolare e il suono un po' sporco"... Lui calza splendidi scarponcini arancio: adatti ai marciapiedi di città ma anche a campagna e spiagge, avendo suonato tra i fiori bassi a Flensburg, davanti alle balene a Baya California, alle jam session in Brasile, nei festival jazz di New Orleans, nel Parco Nazionale d'Abruzzo, in televisioni, feste, carnevali... Adesso è capitato qua, e sorride e lavora, perfetto professionista di strada. Intanto piccoli e grandi spettatori crescono. Applausi generosi, pur con la "sordina" (causa guanti...). Sul finire, ecco Everybody's Talking, divinamente cantata e arrangiata, rallentata, con serena intima malinconia. Questo è un grande, più Midnight Cowboy che uomo da marciapiede. Bravura, presenza scenica, naturalezza, modestia. Sorride con cortese sorpresa anche al vigile urbano in divisa (h 19,26), che senza fermarsi ma con estremo rispetto mette anche lui due spicci nel cestello metallico. Stupefacente... SCI OH!
Ah, se un Assessore alla Cultura ingaggiasse al volo (in pratica a costo zero) Bernard/One Man Band per l'ultimo dell'anno, invece di pagare in bigliettoni sonanti vecchi camaleonti... No, eh?
30. 12. '11 Giorgio Camaioni www.faxivostri.wordpress.com
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