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Oggetto recensito:
Adotta un tassista
di: Giorgio Camaioni




Adotta un tassista

Non so chi ha ragione, se Monti che gli liberalizza le licenze o i tassisti che "non arrivano a fine mese". Probabilmente nessuno dei due, ma supponiamo che l'abbiano i poveri tassisti. Allora bisogna aiutarli. Come? "Adottandone" un po'.

Potrebbero farsene carico (udite udite) gli anziani che - causa l'età e la burocrazia - cominciando ad aver problemi con il traffico e la patente, rinunciano volontariamente a quest'ultima e all'auto di proprietà? Due conti. Oggi, se vuol continuare a guidare, chi ha compiuto gli 80 deve sottoporsi - ogni due anni - ad un'infinità di controlli e test psico-fisici. A pagamento - da 400 a 600 euro - letteralmente una rapina. E dopo gli 85, controlli annuali: stessi costi, senza sconti. Sono salassi, perdite di tempo, stress emotivi, a volte bocciature (senza rimborso). A questo vanno aggiunti i costi fissi annui per l'auto (bollo, assicurazione, manutenzione, svalutazione...): da 1.500 euro circa in su; e i costi variabili (carburante, pedaggi, parcheggi, multe...): altri 1.000 euro e passa. Insomma, anche usandola poco, caro gli costa muoversi con la "propria" macchina.

Cosa fa allora il coscienzioso diversamente giovane? Butta la patente, vende l'auto (che magari sta ancora pagando a rate), mette i soldi in tasca (o li investe o li regala ai nipoti oppure se li gode...) e quando gli va di andare qua o là chiama il taxi, il "suo" taxi, col quale ha fatto una convenzione: per (circa) tot chiamate tot chilometri ti do tot euro al mese, o all'anno. Fissi. Ovviamente non a prezzo di tassametro, ma a forfait, giacchè tu tassista avrai garantita un'entrata fissa (penso 100, 200, 300 euro mensili) per ogni anziano con cui ti sarai accordato. In pratica: l'anziano adotta il tassista. Il quale (una volta c'era il medico condotto adesso sarebbe il tassista condotto...) s'organizzerà in base alla tipologia di questi suoi particolari clienti (un po' li conosce, alcuni gli abitano vicino, sa le loro abitudini, i loro medici, i loro parenti...) lasciandosi il tempo necessario al "normale" lavoro di tassista di città. Ovvio che non potrà averne troppi, di questi clienti fissi, ci sarà un tetto massimo come succede col medico di base.

Non sarebbe male se contemporaneamente lo Stato, in virtù della conseguente diminuzione del parco circolante (spesso si tratta di auto vecchie e inquinanti) e della maggior sicurezza sulle strade, contribuisse con incentivi o sgravi fiscali a favore di anziani e tassisti che si aiutano vicendevolmente. Se ne avvantaggerebbero anche la mobilità individuale e il trasporto pubblico. E i diversamente giovani (diciamo dai 70 in su, non limiterei il progetto ai soli ultra ottantenni), finalmente deschiavizzati dalla guida, verrebbero incentivati a muoversi meglio, con libertà indipendenza ed economia, sviluppando sopite socialità, interessi culturali...

Sarà un'idea stramba, ma studiata bene a livello nazionale risolverebbe (parzialmente) due problemi insieme. Certo, non sarebbe estensibile ad altre categorie sul piede di guerra, suonerebbe pure male adotta-un-notaio, adotta-un-farmacista, adotta-un-avvocato.

27. 1. '12 Giorgio Camaioni www.faxivostri.wordpress.com





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